Una nota della Farnesina che suona come una sfida: “L’Italia ha
informato il governo indiano che, stante la formale instaurazione di una
controversia internazionale tra i due Stati, i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non faranno rientro in India alla scadenza del permesso loro concesso”.
Con queste poche parole il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata ha
fatto sapere che i due marò italiani non torneranno a Delhi alla
scadenza del permesso concesso per tornare a votare. E’ stato
l’ambasciatore italiano a Nuova Delhi, Daniele Mancinia
comunicare alle autorità indiane la decisione. Scelta che, si aggiunge
nel comunicato, è stata assunta d’intesa con i ministeri della Difesa e
della Giustizia e in coordinamento con la Presidenza del consiglio dei
ministri. “L’Italia – si legge ancora – ha sempre ritenuto che la
condotta delle autorità indiane violasse gli obblighi di diritto
internazionale gravanti sull’India”, in particolare “il principio
dell’immunità dalla giurisdizione degli organi dello Stato straniero”.
Latorre e Girone
erano in custodia in India dal 19 febbraio del 2012, quattro giorni
dopo il conflitto a fuoco in acque internazionali in cui persero la vita
due pescatori. Da allora, il loro ritorno in Italia è stato al centro
di una controversia tra il nostro paese e il governo di Nuova Delhi. Già
una volta, per Natale, i due marò erano tornati in Italia, ma al
termine del periodo erano regolarmente rientrati in India.
Fonte
E' bene ricordarsi che Terzi - oltre ad essere uno schifoso guerrafondaio - è ministro di un governo che ci è stato spacciato per procacciatore di credibilità internazionale a favore dell'Italia per più di un anno. Se questo è il modo di essere credibili a livello internazionale...
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