L'8 febbraio scorso il governatore aveva già bloccato il cantiere. Oggi lo stop definitivo. Prevista per il 30 marzo la manifestazione nazionale dei movimenti No Muos. Allerta tra le forze dell'ordine per la possibile presenza di gruppi di anarco insurrezionalisti pronti a scatenare disordini durante il corteo
L’8 febbraio scorso il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, aveva bloccato i lavori del Muos (Mobile
user objective system), il sistema di comunicazione satellitare in
costruzione a Niscemi, comune in provincia di Caltanissetta. Oggi lo stop definitivo: “Si è concluso il procedimento e l’assessorato al Territorio e ambiente della Regione Sicilia ha revocato definitivamente l’autorizzazione
per la realizzazione del Muos a Niscemi”. Prevista per il 30 marzo alle
14.30 la manifestazione nazionale dei movimenti No Muos.
L’annuncio, nel corso di una conferenza stampa a Palermo, è avvenuto alla presenza del presidente del Senato Pietro Grasso. Si
conclude così la vicenda della costruzione del sistema satellitare
della Marina militare Usa, la cui costruzione era prevista in contrada
Ulmo a Niscemi e che aveva scatenato anche le ire degli ambientalisti. Un progetto da sempre contestato da comitati civici che temono per i rischi alla salute dovuti alle onde elettromagnetiche. Sulla
vicenda, nell’ottobre del 2012, era intervenuta anche l’autorità
giudiziaria di Caltagirone con la decisione della Procura che aveva
ottenuto dal gip il sequestro preventivo dell’area e degli impianti.
Lo stop è stato anche fortemente voluto dal Movimento 5 stelle che aveva addirittura bloccato il Documento di programmazione economico finanziari (Dpef). Nei giorni scorsi i rappresentanti del M5s, accompagnati dal console americano Donald Moore, hanno visitato la base militare di Sigonella per prendere visione proprio di alcuni documenti che riguardano il Muos,
E proprio sulla manifestazione prevista sabato 30 marzo le forze dell’ordine hanno espresso preoccupazione perché gruppi di anarco-insurrezionalisti
si starebbero preparando a ostacolare e contrastare la polizia anche
con oggetti pericolosi per creare disordini prima e durante l’evento.
Già aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti,
porto di oggetti pericolosi atti ad offendere, minacce e oltraggio a
pubblico ufficiale. Gli agenti durante ripetute perlustrazioni
effettuate in questi giorni lungo il percorso del corteo hanno
sequestrato in un terreno incolto alcuni sacchi contenenti una ventina
di assi di legno chiodate, preparate artigianalmente, e
centinaia di chiodi a tre punte ricavati da pezzi di reti
elettrosaldate, con l’evidente intenzione di forare le gomme agli
automezzi diretti o provenienti dal presidio militare. I poliziotti
hanno rimosso cumuli di pietre ai margini della
carreggiata pronti per essere messi di traverso sulla strada al momento
opportuno e una barricata fatta di assi di legno.
Fonte
Chissà come mai quando sono calendarizzate certe manifestazioni spunta sempre fuori il pericolo anarco-insurrezionalista.
Nessun commento:
Posta un commento