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15/07/2015

Oxi vuol dire Oxi! Sindacati greci in piazza contro la capitolazione


La situazione alle 9.30
Dalla mezzanotte è in corso in tutta la Grecia lo sciopero generale proclamato lunedì dal sindacato dei dipendenti pubblici Adedy e da quello degli enti locali Poe-Ota contro il terzo memorandum accettato dal governo Tsipras che colpisce pesantemente le condizioni di vita della popolazione in generale e dei lavoratori dipendenti in particolare. In tutte le città greche sono previste manifestazioni, la più folta delle quali è stata organizzata per oggi pomeriggio nel centro della capitale per concludersi in Piazza Syntagma davanti alla sede del parlamento dove è in programma la discussione e la votazione dei deputati sul pacchetto completo di misure imposte dall'Eurogruppo.

Alcune delegazioni dell'Adedy hanno già partecipato lunedì sera ad una manifestazione contro il 'colpo di stato' dell'Unione Europea davanti al Parlamento, insieme agli attivisti di Antarsya, di altre organizzazioni della sinistra radicale e anche dei settori dissidenti di Syriza. Il settore pubblico è stato colpito frontalmente e ripetutamente in sei anni di commissariamento della Grecia da parte dei cosiddetti 'creditori' e della Troika, con una riduzione del 25% dell'organico e draconiane decurtazioni salariali. Nel pacchetto imposto dall'Eurogruppo a Tsipras sono previste anche, oltre alla reintroduzione dei licenziamenti collettivi, l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni, l'aumento dei contributi previdenziali e una sforbiciata all'entità degli assegni pensionistici, oltre all'eliminazione dei contributi statali ai pensionati più poveri.

Molto preoccupati per la loro sorte sono anche molte lavoratrici delle pulizie, funzionari ministeriali e guardiani scolastici - circa 9000 - riassunti dal governo nei mesi scorsi e che ora potrebbero finire di nuovo senza lavoro visto che il diktat impone ad Atene di cancellare tutti i provvedimenti invisi alla Troika approvati da quando Alexis Tsipras si è insediato. Come recita infatti il comunicato finale dell'Euro Summit, "fatta eccezione per il disegno di legge per la crisi umanitaria, il governo greco dovrà riesaminare al fine di modificarle le leggi varate in contrasto con l'accordo del 20 febbraio invertendo la direzione di marcia di precedenti impegni programmatici".

Non aderisce alla mobilitazione generale di oggi il sindacato dei lavoratori del settore privato Gsee, mentre il sindacato comunista Pame, vicino al KKE, ha indetto per oggi numerose manifestazioni in tutta la Grecia per respingere il Terzo Memorandum.

Oggi anche l'associazione panellenica delle farmacie ha dichiarato la serrata contro la decisione da parte del governo di liberalizzare il settore.

Anche la metropolitana di Atene, è rimasta chiusa questa mattina dalle 5 alle 9 per uno sciopero di 4 ore proclamato dai lavoratori dei trasporti pubblici.

Ore 11.00 - I militanti del Pame - Fronte Militante di tutti i Lavoratori - hanno occupato poco fa a Salonicco la sede del Ministero per la Macedonia, esponendo striscioni che recitavano: "Abbiamo versato abbastanza sangue, abbiamo pagato abbastanza! Popolo prendi la situazione nelle tue mani" Blocchiamo il nuovo memorandum!"

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