Un video che non si comprende per quale motivo avrebbe dovuto essere realizzato (o, addirittura portato in Ucraina) e che riprende un set che non avrebbe potuto, in nessun modo, ricostruire l’esecuzione purtroppo vera, di Foley o di altri. Basti osservare il bianco del fondale (se fosse stato per effettuare un kromakey con le ormai “celebri” immagini del deserto, avrebbe dovuto essere blu o verde), l’assenza sul set di un ventilatore per simulare l’effetto del vento, il dominio http://ciber-berkut.org dei sedicenti “hacker ucraini anti-NATO”, che risulta essere stato registrato in Nuova Zelanda...
Ci sarebbero poi tante altre clamorose incongruenze ma, considerato il caldo che fa, si può chiudere qui questo articolo.
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