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04/07/2016

La data di nascita del terrorismo jihadista


Dolore per le povere vittime della strage di Dacca, orrore per il terrorismo islamista e per ogni fanatismo religioso, ma non posso far a meno di pensare che questa foto, del 1985, segna l’inizio ufficiale del moderno terrorismo. E nemmeno riesco a non pensare alla globalizzazione, che ha portato vittime innocenti italiane a morire in un paese lontano.

Per combattere l’URSS e il comunismo gli Stati Uniti hanno inizialmente organizzato, finanziato ed armato il terrorismo reazionario fondamentalista musulmano. Anche i gruppi assassini che oggi massacrano a Dacca chi non conosce il Corano, derivano dai combattenti degli anni '80 contro i sovietici. Allora i fondamentalisti erano eroi, celebrati anche dal cinema, dove Rambo fraternizzava con una sorta di giovane Bin Laden.

Se vogliamo andare più indietro dobbiamo ricordare i Fratelli Musulmani, che gli Stati Uniti e Israele finanziarono ed armarono negli anni 50 contro l’Egitto laico e nazionalista di Nasser, dopo che si era avvicinato all’Urss. Fu in quegli anni che l’Arabia Saudita divenne il baluardo militare dell’Occidente contro i movimenti di liberazione e i governi arabi e anticoloniali, e che il suo fondamentalismo religioso, il wahabismo, ebbe fortuna e sostegno come alternativa al nazionalismo laico.

A chi sostiene che queste scelte degli USA e della Nato siano legate alla guerra fredda e si giustifichino con essa, dobbiamo rispondere che non è assolutamente così, perchè la politica di finanziamento del terrorismo islamista è continuata fino ai giorni nostri. Per combattere e rovesciare i regimi ritenuti ostili, l’Occidente ha armato il fondamentalismo islamico in Iraq, in Libia, in Siria, ovunque. La stessa Hillary Clinton ha affermato che l’ISIS è una creatura degli USA. Ora i mostri son sfuggiti di mano al padrone, ma non potranno mai essere sconfitti se non si avrà chiaro chi li ha creati e perché.

Le nove vittime italiane a Dacca erano tutte legate alla industria tessile, che si è diffusa in quel paese con la grande delocalizzazione delle imprese all’inseguimento dei più bassi salari. Anche questo bisogna ricordare mentre piangiamo quei poveri innocenti. La globalizzazione è anch’essa un mostro, sfuggito di mano al capitalismo occidentale suo inventore. E va messa in discussione alla radice, se vogliamo un mondo più sicuro e più giusto per tutti. Terrorismo e globalizzazione hanno un percorso sempre più intrecciato, penso che sia impossibile sconfiggere il primo senza fermare la seconda. Altro che difendere il nostro mondo per non cedere al terrorismo. Bisogna cambiare il nostro mondo sempre più ingiusto se il terrorismo vogliamo davvero sconfiggerlo.

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