Chi ha inserito, nero su bianco, il binomio “migranti-sicurezza” in una legge dello Stato? E’ stato il governo Gentiloni e quella norma porta la firma del ministro degli interni, Marco Minniti (PD) e quella del ministro della giustizia, Andrea Orlando (PD). E’ la Legge “Minniti-Orlando” che, violando la Costituzione, ha introdotto una giustizia sommaria e senz’appello per i richiedenti asilo.
Una legge che ha solo cambiato nome ai CIE della Legge Bossi-Fini in CPR, ovvero, Centri Permanenti per il Rimpatrio che di rimpatri, però, ne hanno fatti solo poche decine. In realtà, orridi lager in cui vengono trattenute, per un tempo illimitato, decine di migliaia di persone in condizioni disumane e che servono soltanto a dare una simbolica soddisfazione a quella lucida follia che mette insieme “sicurezza interna” e “immigrazione”. Luoghi oscuri in cui vengono recluse persone che non hanno mai commesso un reato ma ritenute illegali solo perché esistono, perché suppostamente “clandestine”. Una legge razziale.
E chi, da qualche tempo a questa parte, sta facendo a gara per ospitare in prima serata i “fascisti del terzo millennio”? I media mainstream, sia privati che di Stato, diretti da conduttori e giornalisti vanitosi ed irresponsabili che metterebbero anche la propria madre in vendita nei loro talk pur di guadagnare qualche zerovirgola di share.
Non stupitevi, allora, se, ora, i vari Salvini e Meloni portano questo discorso alle estreme conseguenze cercando di mettere a profitto, in termini elettorali, quel devastante binomio. Qualcuno, con delle responsabilità pubbliche enormi, gli aveva già spianato la strada e questi non si sono fatti pregare fino a spingersi a spiegare la strage di Macerata con l'“immigrazione clandestina”.
Tanto, poi, lo sappiamo, è il solito cinico e squallido giochetto: quando saranno al governo abbasseranno i toni e, nella sostanza, saranno, né più né meno, continuatori delle politiche del governo Gentiloni che, in fondo, sono solo un po’ più felpate di quelle di un Macròn o di un Orbàn. Ma intanto saranno state messe in circolo altre tonnellate di veleno ed i guasti saranno, a quel punto, irreparabili.
E chi sta pagando la guardia costiera libica per impedire i soccorsi in mare dei migranti? Chi ha firmato un accordo scellerato con una banda di mafiosi che comanda a Tripoli per tenere dentro i lager libici orde di sventurati che scappano da guerre e fame? Lo dice l’ONU: “l’#UnioneEuropea e l’Italia”.
E ancora, chi sta dando miliardi di euro ad Erdogan – in queste ore in visita in Italia mentre i suoi aerei bombardano centinaia di migliaia di civili intrapolati ad #Efrin – perché tenga nei lager turchi i profughi siriani in fuga da un guerra voluta, pianificata e finanziata dalle cancellerie occidentali? La riposta non cambia ed è sempre la stessa: l’#UnioneEuropea e, dunque, anche l’Italia.
E’ stata la deriva reazionaria del PD e delle ex sinistre europee a legittimare la narrazione fascista e razzista delle nuove destre per mezzo di politiche pubbliche che hanno aumentato in modo esponenziale la vastità di quel limbo che chiamano “clandestinità”. Un limbo fatto di C.P.R.; di fogli di via; di file lunghe un giorno intero davanti le questure; di invisibilità; di lavoro nero e sfruttamento; di attese lunghe una vita per un permesso di soggiorno e di un qualsiasi altro documento che provi che quelle persone esistono.
Un limbo, insomma, in cui viene relegata una moltitudine di esseri umani in attesa di essere riconosciuti come tali mentre vengono additati al pubblico ludibrio quali “clandestini usurpatori di case e lavoro degli italiani” e dati in pasto alle folle ringhianti in cambio di una manciata di voti da vecchi e nuovi imprenditori della paura.
Si scarica così la tensione sociale in basso, dai poveri contro i più poveri, mentre i ricchi ed i potenti usano la clava della “crisi” per continuare ad aumentare a dismisura le loro ricchezze facendo strame di diritti e macelleria sociale.
Fu così nell’Europa degli anni ’30 ed è così oggi con la differenza che ora si impone il ricatto di un debito infinito a masse ormai deprivate di quasi tutto per mezzo dei diktat che da Bruxelles vengono impartiti agli stati membri della #UE, ridotti, ormai, al rango di meri esecutori. Le politiche di Stato sui flussi migratori di #UE e stati membri ed i pogrom contro i “coloured” non sono altro che due facce della stessa medaglia. Si comincia facendo delle leggi che negano i diritti e l’umanità di qualcuno su base “etnica” e si finisce per sparargli addosso.
La storia insegna ma purtroppo non ha scolari.
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