23 giugno 2022 – Dopo aver pagato cara l’adesione all’euro in termini di deflazione, depressione e disoccupazione, adesso la classe lavoratrice potrebbe godere di un piccolo vantaggio: in una unione monetaria un eventuale aumento dei salari si trasferisce con più difficoltà sui prezzi, dato che le imprese non possono ottenere la svalutazione del cambio per compensare la perdita di competitività. Ma i cantori della classe dominante preferiscono agitare lo spettro delle “vane rincorse tra salari e prezzi”. Ne discute l’economista Emiliano Brancaccio a SKY TG24.
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