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24/06/2022

La guerra dà un po’ di ossigeno all’europeismo, molte preoccupazioni sul futuro

Il sondaggio di Eurobarometro ha testato gli umori dei cittadini dei paesi europei, anche davanti ai problemi presentati dalla guerra in Ucraina. In qualche modo il sentire europeista ci ha guadagnato qualcosa, soprattutto rispetto a dieci anni fa, quando la Ue mostrava il suo volto di “matrigna” verso i paesi Pigs e poi di bulldozer contro la povera Grecia.

Ma anche rispetto allo scorso anno, quando incombeva sul continente la pandemia, si segnala qualcosina in più in termini di consenso al totem dell’europeismo.

Occorre però sottolineare che in Italia non c’è tutto questo anelito. Il nostro paese era stato tra i più europeisti fino agli anni Novanta, ma poi davanti al brusco risveglio dovuto alle conseguenze del Trattato di Maastricht sul nostro paese, l’europeismo plebiscitario ha perso parecchio appeal.

Il sondaggio Eurobarometro, è stato pubblicato ieri, mercoledì 22 giugno. Secondo il sondaggio, il 49% degli italiani ritiene che per l’Italia far parte dell’Unione europea sia un bene, con un aumento di 5 punti rispetto al sondaggio precedente dell’autunno scorso. Ma nonostante questo incremento, la percezione positiva della Ue in Italia è più bassa di 16 punti dalla media europea che è assai più elevata: 65%. Nel maggio del 2011 questa percentuale era assai più bassa, solo il 47% dei cittadini europei riteneva che l’appartenenza del proprio paese all’Unione europea fosse una buona cosa.

In questo ultimo sondaggio l’81% degli europei ritiene che ciò che unisce i cittadini europei sia più importante di ciò che li divide. La percentuale degli italiani che la pensa in modo simile è pari al 75%

Ma se andiamo a vedere la percezione sull’impatto della guerra in Ucraina nel sentiment dei cittadini europei, i dati cambiano sensibilmente. Secondo il 40% dei cittadini europei e il 33% dei cittadini italiani la guerra in Ucraina ha ridotto il proprio “standard di vita”. Il 61% degli europei non è sicuro che la propria vita continuerà come prima, opinione condivisa dal 50% degli italiani. Inoltre, l’87% delle persone intervistate a livello europeo e in Italia, ritiene che il conflitto ha o avrà un impatto sulla “qualità della vita”.

Infine, è da segnalare che rispetto ai loro vicini, gli italiani sono meno propensi ad affrontare le conseguenze legate alle sanzioni contro Mosca, quali l’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari.

L’81% dei cittadini dell’UE è a favore di una politica di difesa e di sicurezza comune tra gli Stati membri dell’UE. Inoltre, l’85 % ritiene che si debba potenziare la cooperazione in materia di difesa a livello dell’UE.

Infine, secondo il sondaggio pubblicato ieri dal Parlamento europeo, solo il 10% degli italiani e degli europei ha oggi una opinione positiva della Russia. Nel 2018, erano il 30%.

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