Ancora a proposito dei risultati del secondo turno per il rinnovo dell’assemblea nazionale francese. Avrete notato, nei giorni scorsi, che, giornali e telegiornali, titolavano tutti, più o meno, nello stesso modo puntando soltanto su due elementi: 1) Macron perde la maggioranza all’Assemblea nazionale ; 2) “Boom di voti per il Rassemblement National di Marie Le Pen”.
Il primo punto non si discute di certo.
Tuttavia, evidenziare, a fronte del crollo del banchiere Emmanuel Macron e della sua coalizione “Ensemble!”, quasi esclusivamente “il boom della Le Pen” (ha preso il 17,3% ma prima aveva solo 8 seggi) e nascondere, allo stesso tempo, lo straordinario risultato (31,6% ) della NUPES di Mélenchon, che ha preso quasi il doppio dei voti della Le Pen:
1) conferma lo stato di degrado abissale del giornalismo italiano;
2) dà un’idea precisa del terrore da parte dell’establishment che si affermi, proprio nel cuore dell’Europa, una grande forza di opposizione che propone una alternativa politica reale;
3) fa il paio con la recente folgorante passione delle cancellerie europee per i neonazisti ucraini.
Insomma, la “Nouvelle Union populaire écologique et sociale (NUPES)”, da domenica sera, è, di gran lunga, la prima forza di opposizione in Francia e potrà contare su 153 deputati ma per la stampa italiana questa straordinaria novità, (ribadisco) nel cuore dell’Europa, non fa notizia.
Anzi, deve essere sistematicamente oscurata ed, infatti, nei talk che fanno da “agenda setting”, non se ne parla nemmeno.
Il perché lo trovate proprio nel programma di France Insoumise che comprende una serie di punti evidentemente indigeribili per le classi dirigenti europee in grave crisi di egemonia da parecchio tempo.
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