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16/06/2022

Il “Triangolo” è arrivato a Kiev

Draghi, Macron, e Scholz, sono arrivati a Kiev. È circolata già in rete la foto dei tre capi di governo europei sul treno che li ha portati nella capitale ucraina. Quello che viene definito il “Triangolo di comando” della Ue, intende giocare le sue carte nella sempre più rognosa guerra in corso.

La “missione’ del Triangolo non durerà a lungo, c’è chi parla di circa 12 ore al massimo e il clima a Kiev non è proprio da rose e fiori. Il presidente ucraino, Zelenski, teme che i tre leader europei possano fare pressione sul suo governo affinché alleggerisca la sua linea oltranzista e apra a qualche concessione a Mosca per intraprendere una trattativa che possa portare a un cessate il fuoco.

I toni della vigilia sono quelli soliti. “Non possiamo permetterci la minima debolezza nei confronti della Russia e dobbiamo rafforzare la credibilità della nostra dissuasione affinché la Russia non possa immaginare che può proseguire ulteriormente la sua aggressione” ha detto il presidente francese, Macron, in una conferenza stampa. L’obiettivo, ha chiarito Macron, “è fermare il conflitto in Ucraina, senza fare la guerra alla Russia”.

“Per Scholz, la visita a Kiev potrebbe frenare uno scomodo dibattito che dura da tempo” – scrive il giornale tedesco Frankfurther Allgemeine Zeitung“dal momento che il governo federale è stato oggetto di notevoli critiche non solo per il ritardo nelle consegne di armi all’Ucraina, ma anche per l’attesa a visitare l’Ucraina, cosa che alcuni percepiscono come un affronto”.

Il ministro federale della Difesa Christine Lambrecht (SPD) ha promesso mercoledì la consegna di tre lanciarazzi multipli Mars II in Ucraina, anche se ne aveva promessi di più.

Il punto è verificare se il Triangolo porterà nella discussione con Zelenski qualcosa di diverso dall’oltranzismo bellicista di Usa, Gran Bretagna e Polonia. Alla vigilia dell’incontro di oggi con Macron, Draghi e Scholz, Zelenski ha avuto due colloqui telefonici con Biden e Johnson.

Secondo alcuni analisti russi “È possibile che gli europei propongano un proprio piano anti-crisi che preveda l’abbandono di alcuni territori da parte di Kiev in cambio di ulteriori aiuti finanziari”, ha dichiarato alla Tass Artem Sokolov, ricercatore presso il Centro di studi europei dell’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca. A suo avviso, i colloqui dipenderanno in larga misura dalla situazione nella zona di combattimento.

Una carta che verrà giocata dal Triangolo sarà sicuramente la facilitazione straordinaria per l’adesione dell’Ucraina alla Ue in cambio della disponibilità a trattare con Mosca. Oggi appare solo come una formalità di un certo peso, domani – con il sistema di Difesa europeo in costruzione – una garanzia di sicurezza simile alla Nato.

Se la Francia non è favorevole all’opzione di una procedura accelerata per l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, “dobbiamo aprire i negoziati e dare lo status di candidato, dobbiamo dare all’Ucraina questo segnale”, ha sostenuto Clément Beaune, Ministro Delegato per gli Affari Europei, su Franceinfo. In questo processo “che dura a lungo” , “sarà necessario accompagnare l’Ucraina finanziariamente, politicamente”.

Francia e Germania si portano sulle spalle anche le recriminazioni per il fallimento degli accordi di Minsk sulla situazione nel Donbass, dovuto in larga parte alle responsabilità ucraine. L’Italia porta in dote un “piano di pace” in quattro passaggi consegnato all’Onu ma non a Mosca.

La visita a Kiev dei tre capi di governo europei arriva prima della prossima riunione del Consiglio europeo previsto per fine giugno e dove è in agenda il dibattito sull’allargamento della Ue nel quale non c’è solo l’Ucraina ma anche la Georgia, la Moldavia e i Balcani occidentali.

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