La Casa Bianca annuncia formalmente la visita di Joe Biden in Arabia Saudita.
Il presidente americano sarà in Medio Oriente dal 13 al 16 luglio, con tappe in Israele e in Arabia Saudita (due fari di democrazia e diritti umani), dove incontrerà il principe della Corona Mohammed bin Salman.
Uno spietato tiranno che bombarda da sette anni lo Yemen in una guerra che ha fatto oltre 380mila vittime, 4 milioni di sfollati interni e causato la più grave crisi umanitaria in atto nel mondo. Uno spietato tiranno che opera da sempre una feroce repressione contro tutti i dissidenti e gli attivisti per i diritti umani.
Joe Biden in campagna elettorale, da candidato, aveva giurato che avrebbe fatto dell’Arabia Saudita uno stato “paria”, un reietto della comunità internazionale. E subito dopo l’ingresso alla Casa Bianca aveva rincarato la dose autorizzando, nel febbraio del 2021, la pubblicazione del rapporto dell’intelligence americana in cui si accusa Mohammed bin Salman di aver ordinato l’operazione che ha portato alla uccisione, con successivo smembramento e scomparsa del cadavere, del giornalista Jamal Khashoggi nei locali del Consolato saudita di Istanbul.
Da quel momento Biden aveva cessato i rapporti diretti con il monarca saudita. Ha cambiato idea.
Gli europei non devono acquistare il gas dai russi, ma quello (costosissimo) degli USA che, invece, comprano sempre quello che gli pare e da chi gli pare. Sono fatti così, gli amerikani.
112 giorni di pura retorica guerrafondaia e di manfrine su “aggressori ed aggrediti”, “dittatori” , “democrature versus vere democrazie”, liste di proscrizione, trasmessa/e a reti unificate, non avranno – vedrete – nemmeno un minuto di contrappunto sulla virata di Biden che volerà, in luglio, a Ryad, alla corte del principe saudita Bin Salman, come un Renzi qualsiasi.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento