Mentre nel paese e, parzialmente nell’agenda politica, si torna a discutere di affitti impossibili, emergenza abitativa, e questione salariale, è andato in stampa il libro “Prigionieri del mattone”, curato dall’Asia-Usb ed edito da L’Armadillo editore. Si tratta di un prezioso e documentato lavoro di ricerca e analisi dei molti contesti sul tema dell’abitare finalmente affrontato da un punto di vista complessivo.
In esso è contenuta una analisi di classe della questione abitativa che continua a incidere pesantemente sia sulle condizioni di vita di milioni di persone, sia a rappresentare la manifestazione più devastante di quell’aspetto del capitalismo rappresentato dalla rendita.
Nel libro si fa tesoro delle analisi di studiosi marxisti della dimensione metropolitana come Mike Davis e di urbanisti italiani più attenti alla dimensione sociale e conflittuale del diritto alla città.
Infine, e non certo per importanza, vi si ritrovano i documenti, le piattaforme, le esperienze di movimenti sociali e sindacali sul fronte abitativo come l’Asia-Usb.
Il libro è stato reso possibile dall’agire collettivo di intellettuali, economisti, attivisti sindacali e dei movimenti sociali che hanno voluto rappresentare l’idea-forza della possibilità del cambiamento radicale sulle problematiche abitative.
È un testo che analizza e fa la sintesi dei processi di finanziarizzazione del mercato della casa, di arricchimento con le rendite immobiliari e, di contro, delle risposte in termini delle lotte popolari collettive che negli ultimi decenni sono state le uniche protagoniste della resistenza e del riscatto sociale per affermare il diritto all’abitare.
Anche chi ha fatto il lavoro più difficile di scrittura e strutturazione di buona parte del libro ha voluto mantenere l’anonimato, scegliendo la gestione collegiale e un elaborato collettivo.
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