Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

27/04/2013

Marea nera nel Golfo del Messico, il filmato che la Bp non avrebbe voluto far vedere

Nel terzo anniversario della marea nera uscita dal pozzo Macondo della Bp nel Golfo del Messico, vi mostro un filmato che certo la Bp preferirebbe non fosse mai stato diffuso. Il protagonista è Malcolm Coco, ex proprietario di un’imbarcazione: come tanti altri pescatori fu ingaggiato nei primi giorni della catastrofe per incendiare il petrolio che affiorava in mare. Ha rilasciato un’intervista ad English Al Jazeera. Il video è dopo il “continua”.


La piattaforma petrolifera Deepwater Horizon esplose il 20 aprile 2010 e si inabissò due giorni più tardi. La devastante gravità dell’incidente si manifestò poco dopo, non appena il petrolio cominciò ad affiorare inarrestabilmente sul Golfo del Messico.

Il pozzo fu turato 86 giorni dopo l’inizio dello sversamento, e cementato definitivamente solo il 19 settembre.

Fu il peggior disastro dell’industria petrolifera. Ma secondo Malcolm Coco si riversarono in mare più dei cinque milioni di barili di idrocarburi che rappresentano la stima ufficiale. Ha raccontato ad Al Jazeera (qui il breve articolo abbinato al video) che quando ha cominciato ad incendiare il petrolio – incendi grandi come isolati di una città – gli sembravano i più grandi fuochi mai visti al mondo, ma ogni giorno gli incendi diventavano più grandi.
Sempre nell’intervista ha spiegato che non gli fu dato alcun abbigliamento protettivo salvo una tuta. Respirava cioè fumi di petrolio e fumo di petrolio incendiato: ora ha problemi di salute.

Ancora: la Bp e la Guardia costiera (la Guardia costiera! non la società coinvolta nell’incidente) cercarono, riferisce, di convincerlo a non fotografare e a non filmare.

Del resto molto si parlò, a suo tempo, dei tentativi della Bp di minimizzare l’accaduto e di tenere il più possibile gli occhi del mondo e dei giornalisti lontani dal teatro della tragedia. Malcolm Coco conferma, affermando che il pubblico è stato accuratamente imbrogliato sulla gravità del disastro ambientale.

Nessun commento:

Posta un commento