E' rimasto celeberrimo il momento in cui il Presidente Hugo Chavez, durante un discorso all'Assemblea delle Nazioni Unite, mostrò al mondo il libro "Egemonia o sopravvivenza": l'autore, Noam Chomsky,
è considerato uno dei filosofi che hanno ispirato il movimento noglobal
nel 2000 e comunque uno dei più grandi portatori di una chiave
interpretativa diversa del nostro momento storico.
E infatti Chomsky non rinuncia ad esprimersi anche sulla crisi che sta imperversando in Europa, e la sua opinione è come sempre chiara e controcorrente:
Lo scopo ultimo delle richieste della Germania ad Atene, nella gestione della crisi del debito, è il depredare le risorse della Grecia. La Germania sta imponendo condizioni di schiavitù e pressione psicologica sulla Grecia.
Le dichiarazioni sono state rilasciate
durante una conferenza a Dublino, in occasione di un incontro europeo
informale. Non è la prima volta che Chomsky si esprime su troika e
compari: nello scorso anno aveva già sostenuto che la Grecia stava finendo trascinata indietro al 1960.
La posizione del filosofo sull'Europa è chiara: secondo Noam i Paesi del Sud dovrebbero fare fronte comune, con Italia, Spagna, Grecia e Portogallo che si uniscono per porre fine alle "inumane
richieste del Nord", approfittando anche dei sentimenti antitedeschi
che si stanno diffondendo negli ultimi mesi. L'idea non sarebbe affatto
male, ne avevamo parlato
anche un po' di tempo fa. Ma chissà quanto avrebbero da ridire, coloro
che sono disposti a sacrificare (gli altri) pur di sedere al "tavolo
dei grandi".
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