Anche per Joseph Stiglitz, ex presidente della Banca mondiale,
l'austerità europea non serve a nulla, se non a peggiorare la crisi,
fino a mettere in discussione lo stesso euro.
A sole 24 ore dalla sortita di un altro boss del capitalismo
globale, il finanziare George Soros, una nuova smentita sulle virtù
salvifiche del "rigore" arriva a colpire l'establishment continentale.
A
cinque anni dallo scoppio della crisi l'economia italiana non è ancora
tornata ai livelli precedenti. Lo afferma il premio Nobel all'economia
Joseph Stiglitz. L'austerity
in Italia, così come a livello europeo, non funziona: ''non ha quasi
mai funzionato, è come togliere sangue a un paziente fino a farlo
morire".
Il premio Nobel, Joseph Stiglitz, boccia radicalmente le
politiche europee "contro" la crisi, imposte a forza dalla Troika a
Cipro, Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, Irlanda (e presto a Slovenia,
Lettonia ed altri paesi che stanno andando in difficoltà).
Ed ha
sottolineato come il fatto che non funzioni non è riuscito però a far
cambiare idea alla Germani e alla Bundesbank, e quindi anche alla Bce, che
vuole invece continuare a somministrare al paziente la stessa medicina. E', abbiamo detto più volte, come curare un tossicodipendente aumentando la dose di eroina.
Servono
- dice Stiglitz - riforme a livello europeo, ma le agenzie non hanno
precisato quali (un vecchio vizio del giornalismo "da strillo": si spara
qualcosa senza precisare nulla). Senza queste riforme "il costo di
questa continua recessione sarebbe superiore al beneficio del sistema
euro”. E questo potrebbe mettere l'Italia davanti a ''una scelta
difficilissima sull'opportunità o meno di restare nel sistema euro”.
Questo
concetto è in effetti espresso molto chiaramente: una volta entrati in
un sistema monetario, l'uscita non è mai indolore (e questo sembra dar
ragione a chi dice che uscire sarebbe drammatico; lo è). Ma se le
condizioni per restarvi sono quelle imposte dalla Troika (taglio della
spesa pubblica, del welfare, della sanità e dell'istruzione,
privatizzazioni, ecc.), allora il prezzo da pagare può diventare - anzi
sta diventando - superiore a quello dell'uscita. Quindi a un certo punto
diventa semplicemente necessario uscire.
Stiglitz
ha anche smontato le accuse banali rivolte dai media mainstream e dai
gruppi di potere a chi mette in discussione l'utilità "per tutti"
dell'euro. Sostenere questo, ha detto, non è populismo, ''si tratta di
scelte che riguardano la democrazia. Il dovere che ha la società nel
capire e ascoltare cosa vuole il popolo è l'essenza della democrazia. La
gente vuole un ambiente migliore e questo non è populismo. Anche
constatare l'andamento dell'economia non è populismo”.
Fottetevi, vestali della Troika!
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