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12/04/2013

Stiglitz: "l'austerità non funziona e distrugge l'euro"

Anche per Joseph Stiglitz, ex presidente della Banca mondiale, l'austerità europea non serve a nulla, se non  a peggiorare la crisi, fino a mettere in discussione lo stesso euro.

A sole 24 ore dalla sortita di un altro boss del capitalismo globale, il finanziare George Soros, una nuova smentita sulle virtù salvifiche del "rigore" arriva a colpire l'establishment continentale.
A cinque anni dallo scoppio della crisi l'economia italiana non è ancora tornata ai livelli precedenti. Lo afferma il premio Nobel all'economia Joseph Stiglitz. L'austerity in Italia, così come a livello europeo, non funziona: ''non ha quasi mai funzionato, è come togliere sangue a un paziente fino a farlo morire".
Il premio Nobel, Joseph Stiglitz, boccia radicalmente le politiche europee "contro" la crisi, imposte a forza dalla Troika a Cipro, Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, Irlanda (e presto a Slovenia, Lettonia ed altri paesi che stanno andando in difficoltà).
Ed ha sottolineato come il fatto che non funzioni non è riuscito però a far cambiare idea alla Germani e alla Bundesbank, e quindi anche alla Bce, che vuole invece continuare a somministrare al paziente la stessa medicina.
E', abbiamo detto più volte, come curare un tossicodipendente aumentando la dose di eroina.

Servono - dice Stiglitz -  riforme a livello europeo, ma le agenzie non hanno precisato quali (un vecchio vizio del giornalismo "da strillo": si spara qualcosa senza precisare nulla). Senza queste riforme "il costo di questa continua recessione sarebbe superiore al beneficio del sistema euro”. E questo potrebbe mettere l'Italia davanti a ''una scelta difficilissima sull'opportunità o meno di restare nel sistema euro”.
Questo concetto è in effetti espresso molto chiaramente: una volta entrati in un sistema monetario, l'uscita non è mai indolore (e questo sembra dar ragione a chi dice che uscire sarebbe drammatico; lo è). Ma se le condizioni per restarvi sono quelle imposte dalla Troika (taglio della spesa pubblica, del welfare, della sanità e dell'istruzione, privatizzazioni, ecc.), allora il prezzo da pagare può diventare - anzi sta diventando - superiore a quello dell'uscita. Quindi a un certo punto diventa semplicemente necessario uscire.

Stiglitz ha anche smontato le accuse banali rivolte dai media mainstream e dai gruppi di potere a chi mette in discussione l'utilità "per tutti" dell'euro. Sostenere questo, ha detto, non è populismo, ''si tratta di scelte che riguardano la democrazia. Il dovere che ha la società nel capire e ascoltare cosa vuole il popolo è l'essenza della democrazia. La gente vuole un ambiente migliore e questo non è populismo. Anche constatare l'andamento dell'economia non è populismo”.

Fottetevi, vestali della Troika!

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