Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

21/04/2013

Napolitano accetta il bis

E' la scelta più disperatamente conservatrice che ci potesse essere. E appare anche del tutto inutile a sciogliere i nodi istituzionali e politici. Il ritorno dell'ottantotenne è la fotografia di una classe dirigente incapace di cambiare.

''Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un'assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità''. La retorica è sempre la stessa, ma anche la sostanza: impedire che un quadro disastrato finisca di collassare sotto una spinta - deviata quanto si vuole - al "cambiamento".
In pratica Napolitano attende di sapere se i partiti, oltre a votarlo sicuramente, sono poi anche disposti a fare un "governissimo" come da lui proposto fin dall'inizio. Se n'è accorto persino l'acutissimo Vendola: "E in corso la tessitura delle larghe intese. Vince l'ipotesi restauratrice rispetto al cambiamento. Ha vinto Berlusconi".
Del resto è la prima volta nella storia che un presidente della Repubblica "rischia" di fare il bis. E già questo definisce il punto limite cui è giunta l'impossibilità di trovare una mediazione tra interessi in campo. Paradossalmente, ma non troppo, è proprio la debolezza della risposta "di massa" ad aver lasciato campo libero all'espressione delle divisioni all'interno del potere; un'opposizione forte avrebbe "compattato" il fronte, o almeno costretto a fare valutazioni più serie e meno egoistico-correntizie.
Appare chiaro che si tratta di una scelta-tampone, buona per varare nel tempo più rapido un governo purchessia e poi andare alle urne, anche se Napoitano sarebbe personalmente contrario. Ma questa configurazione parlamentare non può decidere unitariamente nemmeno l'ora in cui prendere il caffè.

p.s. Vale la pena di riportare la frase con cui Napolitano, solo un mese fa (14 marzo 2013), aveva scartato l'ipotesi di rielezione:

"Non mi convinceranno a restare. Mia elezione non è soluzione e sarebbe ai limiti del ridicolo". Anche gli orlogi torri segnano due volte al giorno l'ora giusta. Quindi anche noi, per una volta, possiamo considerare sensate queste parole. Certo, sarebbe stato il caso che il senso del ridicolo restasse vivo alemno per un altro po'...

Fonte

Il grassetto è la traslitterazione del nodo politico che ha soffocato la società italiana da un trentennio. La mancanza d'opposizione che prese vita con i governi d'unità nazionale negli anni di piombo e venne codificata da quella dirigenza PCI che traghettò la sinistra italiana nell'era del social liberismo.
Il risultato peggiore di questa mutazione indotta è l'estrema difficoltà se non l'incapacità totale delle classi sociali subalterne di prendere coscienza della propria condizione, organizzandosi e agendo di conseguenza.


Nessun commento:

Posta un commento