I "difetti di costruzione" dell'euro sono diventati talmente evidenti
che ora se ne può parlare liberamente. Persino sul Corriere della Sera.
E' particolamente interessante questo intervento di George
Soros, finanziere speculativo tra i più abili e determinati del mondo
(mise in crisi la sterlina, guadagnandoci cifre favolose), pubblicato
sul giornale più "blindato" - fin qui - sulla linea della difesa
dell'euro e dell'austerità in salsa Troika.
I nodi critici sono
elencati con la precisione chirurgica che soltanto un cacciatore di
soldi può avere. Ne risulta distrutto, alla fine, proprio il principale
luogo comune con cui viene argomentata "l'utilità per tutti dell'euro", che ha trasformato tutti gli stati aderenti in "paesi indebitati in
una valuta estera", che non possono controllare. La Bce, infatti, è
l'unica banca centrale al mondo svincolata da qualsiasi potere politico
statuale o federale.
Fin qui siamo nelle critiche ordinarie. La
novità, in un certo senso "straordinaria" sta nel delineare una via
d'uscita che passa - di fatto - per la creazione di due monete diverse.
Oppure, ma è la stessa cosa, nell'uscita della Germania dall'euro.
Fin
troppo ovvio che Soros ha un punto di vista - e di arrivo -
diametralmente opposto al nostro. Basta vedere il suo giudizio sul
fiscal compact... Ma è decisivo capire che quello che in Italia risulta
"indicibile", nel mondo è in realtà una discussione "normale".
L'intervento di Soros: soros.pdf1000.85 KB
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