Le maggiori agenzie russe riprendevano ieri un servizio del britannico The Daily Mail che, sulla base di un documentario che la BBC manderà in onda a inizio maggio, è tornato, dopo lungo silenzio dei media occidentali, sulla questione dell’abbattimento del Boeing MH17 malese sopra il Donbass, nel luglio 2014, che provocò la morte di tutte le 298 persone a bordo.
Per diverso tempo la maggior parte delle testate europee e statunitensi, amplificando le indicazioni di Kiev, avevano puntato il dito contro le milizie del Donbass, accusandole dell’abbattimento del velivolo con un missile terra-aria. Al tempo stesso, avevano qualificato le prove, le dimostrazioni tecniche e le simulazioni sperimentali a contrario, presentate da varie fonti, come “inconsistenti” e avevano giudicato inattendibile, perché “istruito da Mosca”, l’aviere allora in servizio alla base da cui era partito il caccia ucraino, secondo la cui testimonianza, questo era rientrato a terra senza i missili di bordo. Kiev e Washington non hanno mai tenuto conto delle ragioni delle milizie, che hanno sempre sostenuto di non essere state in possesso di sistemi missilistici tali da poter colpire un aereo all’altezza di volo del Boeing.
Al contrario, il Ministero della difesa russo, aveva a suo tempo pubblicato i dati dei sistemi radar relativi all’area dell’abbattimento, dimostrando come, in quei giorni, le forze ucraine avessero lì dislocato sistemi missilistici “Buk” e come anche, immediatamente prima della catastrofe, un Su-25 ucraino fosse in volo a una distanza di 3-5 km dal Boeing malese.
Ora, The Daily Mail scrive che il Boeing malese potrebbe essere stato colpito proprio da un missile aria-aria lanciato da un caccia di Kiev; ne parlerà, scrive il giornale, il documentario della BBC “Conspiracy Files: Who Shot Down MH17?”, in cui verranno presentati racconti di alcuni testimoni oculari. Daily Mail anticipa la testimonianza di tale Natalja Beronina, che racconta: “Era estate, tempo di mietitura. Udimmo uno scoppio. All’inizio vedemmo del fumo nero e due aerei, piccoli come giocattoli argentati. Volavano diretti; quando sentimmo lo scoppio, uno di essi tornò indietro nella direzione da cui era comparso”. Altri testimoni sostengono addirittura di aver visto il missile in aria, prima di udire lo scoppio. Secondo il Daily Mail, nel documentario potrebbe anche venir avanzata l’ipotesi di un attentato marcato CIA. Il Sunday Express, citato dalla Tass, scrive che per le riprese del film della BBC sono stati sentiti un centinaio di testimoni, diversi dei quali concordano con la Beronina e alcuni parlano della presenza di due caccia ucraini, che avrebbero attaccato contemporaneamente il Boeing civile.
Lo scorso ottobre il Consiglio di sicurezza olandese – gran parte dei passeggeri del Boeing, in volo da Amsterdam a Kuala Lumpur, erano malesi e olandesi, oltre che di altre otto nazionalità – aveva pubblicato i risultati di un’indagine in cui si indicava quale causa del disastro un’esplosione sul lato sinistro della carlinga, causata da una testata 9H314M montata su un missile 9M38 della serie “Buk”. La russa Rosaviatsii aveva però messo in dubbio la validità di tale conclusione. In quell’occasione, il Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov aveva accennato a una lunga serie di “stranezze” che avevano accompagnato l’indagine olandese, ricordando come la Russia fosse “stata l’unico paese a fornire dati e immagini dei propri satelliti. Gli americani, che pure dispongono di dati satellitari, non li hanno messi a disposizione e gli ucraini non hanno mai fornito le registrazioni dei colloqui dei controllori di volo”. A proposito dell’indagine olandese, il britannico The Guardian scriveva allora che in essa non vi si facevano nomi di colpevoli e aggiungeva che “si ritiene comunemente che il MH17 sia stato abbattuto dai separatisti appoggiati dalla Russia, tuttavia gli USA hanno improvvisamente smesso di accusare direttamente Mosca”.
Nella tarda serata di ieri è arrivata però una mezza smentita, da parte della stessa BBC, di quanto scritto dal Daily Mail. In questa si sostiene che nel film verranno presentate testimonianze, sia a favore che contrarie, a ognuna delle versioni più diffuse: vale a dire responsabilità russa, ucraina o della CIA. Anzi, la BBC attribuirebbe rilevanza di prova alle conclusioni dell’indagine olandese che punta sul missile terra-aria. La BBC ha anche sottolineato come quanto scritto dal Sunday Express a proposito della responsabilità nell’abbattimento del Boeing da parte di un caccia ucraino, “non espone correttamente il contenuto del film”: tale versione, afferma la BBC, viene presentata nel film insieme ad altre e tuttavia gli esperti la definiscono “improbabile”.
La sensazione è che l’emittente britannica sia stata costretta a fare un passo indietro, per evitare che venga attribuito peso eccessivo alle responsabilità ucraine, non avendo mai avuto valore di prova le affermazioni circa la colpa attribuita da Kiev alle milizie del Donbass. A proposito del “improvviso silenzio USA sulla responsabilità russa”, di cui si era parlato mesi addietro, The Guardian non era la prima testata che notava come, se davvero Kiev e Washington non avessero avuto la “coda di paglia” e fossero state in possesso del pur minimo indizio contro le milizie del Donbass, non avrebbero mai cessato di accusarle, come invece hanno fatto.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento