Nella corsa per il sindaco di Roma, Berlusconi con un ribaltamento delle sue scelte dichiarate fino ad una settimana fa, ha “mollato” il suo candidato Guido Bertolaso. Adesso Forza Italia nelle elezioni comunali della Capitale sosterrà Alfio Marchini, uomo dei costruttori e dei palazzinari, figlio d’arte e giovane imprenditore rampante. “Con il dottor Guido Bertolaso – afferma in una nota Berlusconi – abbiamo deciso di sostenere e fare nostra la candidatura dell’ingegner Alfio Marchini. Non è una scelta nuova. Marchini era stato la nostra prima opzione, ed era caduta per i veti posti da un alleato della coalizione”.
Secondo il noto sondaggista berlusconiano Nicola Piepoli, patron e presidente dell’omonimo istituto demoscopico, con la convergenza di Bertolaso su Marchini “a Roma il quadro cambia radicalmente e la destra aumenta le sue possibilità di vincere”. In un commento raccolto dall’Ansa, Piepoli commentando il passo indietro del candidato di Forza Italia, ritiene che “La destra ora può vincere ma deve lavorare parecchio” argomentando la sua tesi: “Ci sono due aree di destra concorrenti che sono entrambe al 20% circa. Il terzo è Giachetti” che è all’incirca allo stesso livello, mentre “la Raggi è fuori gioco, nel senso che è più alta”. Tutti e tre, insomma, “si devono contendere un posto al ballottaggio” rendendo la situazione della corsa al Campidoglio “finalmente molto più aleatoria”. Secondo un sondaggio riservato e realizzato anche dell’altra sondaggista berlusconiana Ghisleri trapelato una decina di giorni fa sul Corriere della Sera, l’ex capo della Protezione civile sarebbe stato inchiodato al 5% come lista di FI e al 6% come candidato sindaco, ossia quinto in classifica, dietro di molto ad Alfio Marchini, accreditato al 12-13%.
Al vetriolo le reazioni degli altri esponenti della destra.“Renzi e Casini chiamano e Berlusconi risponde. Continua l’incredibile balletto di Fi che anche oggi cambia candidato” ha dichiarato Matteo Salvini dopo la notizia del passo indietro di Bertolaso e della convergenza di Forza Italia su Alfio Marchini. “Siamo contenti della semplificazione del quadro politico a Roma. Ora ci aspettiamo un’ulteriore semplificazione con la diretta e aperta convergenza di Alfio Marchini e di Forza Italia sul candidato del Pd e di Renzi, Roberto Giachetti” commenta fuori dai denti la candidata della destra a sindaco di Roma, Giorgia Meloni. Ma tra i fascisti romani non tutti reagiscono allo stesso modo. Ad esempio dopo la convergenza di Forza Italia su Alfio Marchini, sembra che anche Francesco Storace, candidato a sindaco di Roma per La Destra, stia valutando di fare un passo indietro in favore di Marchini.
Destra dunque in ordine sparso e “Partito della Nazione” creato da Renzi in pole position per giocare su due candidati: il giovane e rampante Marchini oppure lo stagionato, renziano e allineato Giachetti. Chi dei due riuscisse ad andare al ballottaggio potrà contare sull’appoggio sia di Renzi che di Berlusconi e del loro mutevole e infido entourage.
Nella Capitale si respira sempre più forte un aria fetida, per nulla attenuata dallo svolazzare di grembiulini degli affiliati alla loggia del Partito della Nazione. A Roma serve decisamente far saltare il tavolo e spazzare via tutto questo, un’impresa che appare quasi disperata ma altrettanto necessaria.
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