Benedetto Croce, che pure era intelligente, benché conservatore, ci mise un paio di anni a rendersi conto che il fascismo e Mussolini non erano un male minore da tollerare per evitarne di peggiori bensì un male assoluto che avrebbe corroso i fondamenti morali e culturali della società italiana e che dunque andava combattuto senza compromessi e senza esitazioni.
Per cui capisco che anche oggi ci siano state persone e intellettuali che hanno perso tempo ed energie a criticare o temere l’opposizione invece di concentrarsi su chi ha il potere e lo usa.
Però adesso sono due anni e mezzo che Renzi controlla il governo e il paese e non possono esserci più scuse: chi ancora non è diventato antipiddino è come chi nel 1925 ancora non era diventato antifascista: un fiancheggiatore del regime, e poco importa che lo sia per conformismo, opportunismo oppure (la maggioranza) perché il liberismo proprio gli piace e pensa di guadagnarci.
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