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24/08/2016

M5s: attenti agli errori

Beppe Grillo ha lanciato l’appello a versare 30 euro di sottoscrizione per consentire al Movimento di affrontare le prossime scadenze. Lo farò ed invito tutti i sostenitori del No a fare altrettanto. Il M5s è il principale motore dello schieramento del No, lo ricordo a tutti, e già lo sta dimostrando con il tour in tutta Italia di Di Battista: bravo Dibba, e brava anche Chiara Appendino, che è partita con il piede giusto (a parte l’insana passione vegetariana che non approvo). Ci risarciscono un po’ del sangue amaro che ci fanno fare le notizie da Roma. 

Intendiamoci: per lamentarsi, dopo un solo mese dall’insediamento, che Roma è sommersa dai rifiuti e che la giunta non sta facendo niente, occorre avere molta malafede e, se poi ad essere sdegnati sono quelli stessi che hanno provocato il disastro, in primo luogo quelli del Pd e dopo quelli della destra, ci vuole anche una faccia di tolla da guinness dei primati.

Nei confronti del M5s la stampa sta conducendo una campagna indecente, di totale disonestà intellettuale, che non sa cosa sia la deontologia professionale. La Raggi tarda a fare la giunta? Giù romanzi di foschi di giochi correntizi interni, basati su spifferi e dicerie. Non dico che tutto sia inventato, ma si capisce subito che si tratta di voci di corridoio gonfiate all’inverosimile.

Però, cari amici del M5s, attenti con gli errori: i giornalisti ci ricamano, e va bene, però anche voi gli date ago e filo per farlo. Veniamo alle cose sicuramente sbagliate fatte da questa giunta.

In primo luogo, troppa gente legata alle amministrazioni precedenti con due casi imperdonabili: Raffaele Marra e Paola Muraro tanto per fare due nomi.

Non si può promettere la discontinuità e poi far trovare la stessa gente di prima. Più imperdonabile ancora di Marra è la nomina della Muraro all’assessorato all’ambiente. Ma come: c’è un disastro ambientale senza precedenti e tu all’ambiente ci metti uno dei massimi responsabili di quel disastro? E’ stata consulente dell’ente per 10 anni (e lasciamo perdere la cifra da capogiro che si è presa), quindi è sicuramente corresponsabile del disastro, se una persona non doveva essere messa in quel posto era lei. Come vi è venuto in testa di fare una sciocchezza del genere?

Ma è una persona competente”. Se i risultati di tanta competenza sono quelli che ammiriamo, meglio farne a meno. Ma forse vogliamo sostenere che la Muraro ha fatto il meglio ed era l’agenzia a non dar seguito ai suoi suggerimenti? Ma allora, perché l’ha tenuta 10 anni? E lei che c’è rimasta a fare? Certo aveva centomila ragioni per restare, centomila all’anno.

Oppure, vogliamo sostenere che non era possibile fare altro ma, allora, erano sbagliate le critiche mosse alle amministrazioni precedenti e, soprattutto, che dobbiamo rassegnarci al fatto che tutto resterà come prima e la nuova giunta non segnerà alcuna discontinuità.

Dunque quella nomina segna una resa alla logica delle giunte precedenti. Magari adesso evitate di proseguire facendo Carminati assessore al Patrimonio: anche quello, a suo modo, è uno competente.

Ma chi dovevamo metterci?” Mi si dice. Risposta: nessuno di Roma per evidente “incompatibilità ambientale”. Ci sono ottimi esperti della materia in tutta Italia e, se vogliamo, in Europa, tanto, guardate che i rifiuti sono gli stessi a Roma, a Bologna, a Trieste, a Dusseldorf o a Varsavia. Poi ci sono particolarità ambientali (compresa la particolare indisciplina dei cittadini), ma quelle si studiano.

Se poi il neo assessore si difende consegnando in ritardo alla Procura dei dossier, giustificandosi con improbabili scuse di obbligo al segreto d’ufficio, è proprio sicuro che l’assessore va cambiato prima di sera. Vedo che lo si sta difendendo, va bene, vediamo quanto dura.

Molto diversa è la questione della signora Carla Romana Raineri che è stata assunta come capo di gabinetto del sindaco di Roma con uno stipendio di oltre 190.000 euro. Il Pd ci ha imbastito una speculazione a livello della sua ars diffamandi: ma come, questa prende il triplo di quello che prendeva il suo predecessore nella giunta Marino ed il doppio di quello che stava con Alemanno? Scandalo!

Allora entriamo nel merito: la signora, in quanto magistrato con grado di Cassazione prendeva più o meno la stessa cifra che prenderà adesso che lavorerà per il comune di Roma, restando in aspettativa senza stipendio in quanto magistrato. Quel minimo in più certamente non compenserà viaggi ed albergo a Roma, dato che la signora risiede a Milano. Quindi, in sé, nulla di scandaloso, e l’unica differenza è che prima era pagata dallo Stato per il tramite del ministero di Grazia e Giustizia ed ora per il tramite del Comune di Roma. Ma 190.000 euro all’anno sono troppi? Lo dico anche io, ma non è colpa della Raineri, è lo Stato che dà stipendi spropositati ai magistrati che, per di più, fanno carriera automatica nella quale basta che non ci sia “demerito”. Ma questo è un altro paio di maniche e ne parleremo in altra occasione, qui mi pare che nessuno possa decentemente sostenere che la Raineri non avesse diritto a mantenere la sua retribuzione, per di più stando in trasferta e con un lavoro obiettivamente più oneroso.

L’errore del M5s – e si, lasciatemelo dire è stato di ordine comunicativo. Che si fosse deciso di dare uno stipendio di quella entità, per quelle ragioni, andava detto subito, contestualmente alla nomina, spiegando che, in questo caso, la signora non avrebbe mantenuto altri stipendi (come nel caso del segretario generale di Marino). Quelli del Pd avrebbero trovato da ridire comunque, ma avrebbero avuto la strada tagliata e la cosa sarebbe funzionata meno.

Stesso errore a proposito dell’incontro fra Di Maio e le lobbies, giustificato dopo con l’esigenza di incontrare i rappresentanti di una categoria che, in un modo o nell’altro, occorre regolamentare. Fatto così, nessuno ti crede e la gente pensa che sei stato scoperto mentre intendevi incontrare di nascosto i lobbisti e dopo ti sei inventato quella scusa. Sarebbe stato molto più lineare dire prima che occorre regolamentare il settore, magari anche proibirlo, ma che intanto  andavi a sentire cosa hanno da dire e dichiararlo apertamente. Non ci sarebbe stato nessuno scandalo.

Allo stesso modo si poteva fare per l’incontro con l’Aspen: che un politico che si candida alla carica più importante dello Stato, incontri anche il diavolo non deve far scandalo perché deve incontrare tutti. Ma nel modo più aperto e senza dare la sensazione di chissà quale intrigo. La chiarezza è sempre la miglior difesa.

Insomma, cari amici, mettetevi in testa di dover essere molto più prudenti, perché ogni sbaglio ve lo faranno pagare almeno il triplo che agli altri. Ricordatelo sempre.

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