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07/11/2016

Tribunale di Bruxelles: la lotta armata dei curdi in Turchia non è terrorismo

Un tribunale a Bruxelles ha preso quella che sembra una decisione storica contro la prosecuzione dell’accusa di terrorismo per i funzionari e le associazioni kurde.

Nel 2006 il procuratore federale belga aveva avviato un’indagine su politici e associazioni kurde per la presunta appartenenza e il supporto al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK).

Sono stati indagati politici e funzionari del Congresso Nazionale Kurdo con base a Bruxelles, fra cui Remzi Kartal, Zubevir Aydar e Adem Uzun oltre a un canale televisivo kurdo e alcune associazioni culturali del Paese. In totale 36 persone erano incluse nell’atto di accusa del procedimento aperto nell’Ottobre 2015.

Il tribunale ieri (3 novembre, ndr) ha concluso il processo con una decisione storica del giudice. Sostenendo che in Turchia è in corso un conflitto armato, il giudice ha deciso che le leggi per il terrorismo non potrebbero essere applicate in questo caso.

L’accusa nei confronti della televisione kurda è inoltre caduta perché un’eventuale azione penale potrebbe rappresentare una violazione della libertà di espressione.

Secondo il Congresso Nazionale Kurdo (KNK) ”La decisione del Tribunale riconosce che una guerra è in corso in Turchia e che le accuse di terrorismo che lo stato Turco rivolge ai kurdi, sono false”.

Adem Uzun, rappresentante del KNK, commentando la decisione del tribunale ha affermato: “L’accusa di terrorismo nei confronti dei kurdi è caduta. Il tribunale belga si è espresso in favore dei kurdi. Ciò ci dice che c’è un conflitto armato e non possiamo essere accusati di terrorismo”.

La decisione andrà al procuratore federale che ha il diritto di ribaltarla.

I media turchi hanno commentato la notizia definendo scandalosa la decisione del tribunale belga.

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