Il 2 giugno, festa della Repubblica, si è trasformata in una giornata di mobilitazione contro la guerra, l’invio di armi italiane, l’aumento delle spese miitari.
Migliaia di persone (5 mila per la polizia, tre volte tanto per gli organizzatori) hanno marciato nella tenuta di San Rossore a Pisa dove a Coltano dovrebbe sorgere una nuova base militare che andrebbe ad aggiungersi ad un territorio già militarizzato dalla strategica base Usa di Camp Darby. Una marea umana ha ribadito non solo il NO alla ulteriore militarizzazione di un territorio ma ha riaffermato l’obiettivo di voler fermare la guerra ora, di bloccare l’invio di armi e delle spese militari.
A Roma un riuscito Sit-in si è svolto a Torre Argentina, a poche centinaia di metri dalla parata militare e dal palco delle autorità con lo striscione “No alla Repubblica della guerra”.
A Genova un corteo ha sfilato per le strade rinnovando la denuncia e l’alleanza tra molte forze sociali e i portuali che hanno bloccato il traffico d’armi nella città portuale.
Fonte e foto delle manifestazioni
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