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29/07/2023

Guerra in Ucraina - Forniture "risicate" di armi statunitensi all'Ucraina

di Francesco Dall'Aglio

Complice un generale peggioramento delle condizioni atmosferiche non si registrano novità sui fronti, con la parziale eccezione della zona intorno a Robotyne (a nord di Tokmok), dove i mezzi ucraini cercano di incunearsi nell'abitato da più direzioni ma finora senza successo, e con perdite piuttosto elevate (tutti i video di corazzati ucraini distrutti che stanno circolando negli ultimi due giorni vengono da quel settore). Quindi, un po' di rassegna stampa.

Politico sostiene che i primi Abrams arriveranno in Ucraina a settembre. Andranno prima in Germania per essere rimessi in sesto, perché si tratta di carri modello M1A1 prodotti dal 1985 al 1992: per mandare carri modello M2, dice sempre Politico, ci vorrebbe più di un anno. I numeri sono impressionanti: il primo lotto, quello di agosto-settembre, sarà di 6 o addirittura 8 carri, per arrivare poi a 31. Cifre incredibili, che certamente cambieranno il corso del conflitto. Come se non bastasse, i carri in questione verranno privati delle loro caratteristiche tecnologiche ancora coperte da segreto, incluso le corazze composite con fogli di uranio impoverito. Insomma, non un grande sforzo da parte degli USA.

Del resto ormai c'è da pensare alla guerra con la Cina, non si può più perdere tempo con questi ucraini. Reuters riporta che a breve, forse già oggi, verrà annunciato il prossimo pacchetto di aiuti militari a Taiwan, per un totale di 300 milioni. La Casa Bianca non commenta e non fornisce una lista degli armamenti: pare che ci saranno quattro droni da osservazione MQ-9A Reaper ma la cosa non è certa. Comunque, anche loro faranno la fine degli Abrams per l'Ucraina, ovvero saranno privati degli elementi più sofisticati.


Intanto cominciano oggi i pattugliamenti congiunti della marina cinese e russa nel Mar del Giappone, con cinque navi a testa partite da Vladivostok. Nella foto, la formazione quasi al completo.

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