Il veterano diplomatico statunitense Henry Kissinger ha incontrato il ministro della Difesa cinese a Pechino.
Secondo una nota diffusa martedì dal ministero della Difesa cinese, Li Shangfu ha affermato che la “comunicazione amichevole” tra Cina e Stati Uniti è stata “distrutta” perché “alcune persone negli Stati Uniti non hanno incontrato la Cina a metà strada“.
Kissinger ha dichiarato di essere un “amico della Cina“, secondo quanto si legge nel comunicato.
“Né gli Stati Uniti né la Cina possono permettersi di trattare l’altro come un avversario. Se i due Paesi entrano in guerra, non si otterrà alcun risultato significativo per i due popoli“, si legge nel comunicato cinese.
La visita a sorpresa del centenario ex segretario di Stato americano arriva mentre John Kerry, inviato degli Stati Uniti per il clima, è a Pechino per incontrare funzionari cinesi e discutere di come i due Paesi possano cooperare per affrontare la crisi climatica.
Kerry è l’ultimo di una serie di alti funzionari statunitensi che si sono recati in Cina quest’estate, dopo che il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha completato un viaggio a lungo atteso a giugno.
Le relazioni tra le due superpotenze sono in discesa da mesi, ma da entrambe le parti c’è un cauto ottimismo sul fatto che il riavvio dei dialoghi ufficiali possa gettare le basi per un miglioramento dei rapporti.
La visita di Kissinger, che non era stata pubblicizzata, non rientra nel calendario ufficiale degli incontri. Sono passati quasi 52 anni dalla sua visita segreta a Pechino nel luglio 1971, che aprì la strada a Richard Nixon, l’allora presidente degli Stati Uniti, per normalizzare le relazioni tra Stati Uniti e Cina.
A distanza di oltre mezzo secolo, Kissinger è ancora visto da molti a Pechino come un “amico della Cina“. A maggio, il tabloid statale Global Times ha elogiato la mente “affilata” di Kissinger.
Kissinger ha ripetutamente messo in guardia dalle conseguenze “catastrofiche” di un conflitto tra Stati Uniti e Cina.
[Il ministro] Li è oggetto di sanzioni statunitensi dal 2018, in relazione all’acquisto di aerei da combattimento dal principale esportatore di armi russo, che Pechino cita come motivo per rifiutare di riaprire i dialoghi militari con Washington.
Il mese scorso, Li ha rifiutato di incontrare il suo omologo statunitense, Lloyd Austin, al Dialogo di Shangri-La a Singapore.
Il Ministero degli Esteri cinese non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
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