È notizia di questi giorni che a Pamplona l'azienda voglia licenziare 250 operai e che garantisce la produzione solo fino al 2018.
Per i manager aziendali si tratta di una decisione dovuta alla previsione di una caduta delle vendite del 70% nei prossimi 5 anni.
Probabilmente invece ci sarà una ulteriore delocalizzazione per andare a produrre dove la manodopera costa meno.
Intanto mercoledì scorso c'è stato uno sciopero di 24h.
Da parte nostra non possiamo che sottolineare come ormai solo un'analisi e una lotta globale possano essere incisive. Quando nel 2010 chiuse la Trw di Resolven in Inghilterra, a Livorno in molti tirarono un sospiro di sollievo e i giornali titolarono che Livorno ne avrebbe beneficiato. Poi chiuse Livorno e a Pamplona assunsero a tempo determinato, e dissero che d'altra parte non potevano certo scioperare contro un'azienda che assumeva. Ora vogliono chiudere Pamplona e in Europa e nel mondo qualcuno tirerà un sospiro di sollievo.
E pensare che in Italia non esiste nemmeno un coordinamento nazionale sindacale della Trw.
Questo invece è quello che noi scrivemmo nella pagina di apertura del nostro cartaceo n. 98 circa i profitti della Trw mentre mandava a casa 400 operai:
"Per quanto riguarda Trw invece basta cercare sui siti specializzati, ma anche sul sito della multinazionale stessa per trovare articoli che esaltano i loro risultati: “L’andamento dell’ultimo quarto dell’anno, per TRW, ha fatto segnare un nuovo record di vendite, pari a 4,5 miliardi di dollari, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Complice anche la prima ripresa del comparto auto negli USA e la fiducia del settore per il futuro, anche il fatturato annuo di TRW ha registrato un record: 17,4 miliardi di dollari, con un aumento del 6% sul 2012. L'utile netto GAAP (Generally Accepted Accounting Principles) per il quarto trimestre dichiarato dall'azienda è stato di $363 milioni o $3.00 per azione”.Successi commentati con esaltazione direttamente dalla bocca di John C. Plant, presidente e amministratore delegato di Trw. Non facciamoci abbindolare dai lamenti dei potenti e dall’alibi della crisi. I soldi ci sono. È che rispetto al passato, la natura ancor più fagocitante e spietata del capitalismo globale concentra le ricchezze in mano a pochi e sposta capitali, più o meno fittizi, con un click, rovinando nel frattempo migliaia di vite umane".
Redazione, 24 gennaio 2016
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento