In Sicilia punte del 97,4% per i buoni da 10 euro con cui si possono pagare gli stagionali dell'agricoltura ma anche camerieri, baby sitter, giardinieri e colf. L'Osservatorio dell'istituto di previdenza rileva poi che nello stesso periodo i posti di lavoro stabili sono aumentati di 584mila unità contro le 510.292 del 2014. Gli sgravi contributivi sono stati richiesti per 1,1 milioni di dipendenti
Continua ad aumentare l’utilizzo dei voucher per pagare prestazioni di lavoro accessorio. Stando ai dati dell’ultimo Osservatorio sul precariato dell’Inps, infatti, nei primi undici mesi del 2015 sono stati venduti 102,4 milioni di buoni da 10 euro,
il 67,5% in più rispetto al corrispondente periodo del 2014, con punte
del 97,4% in Sicilia, dell’85,6% in Liguria e dell’83,1% e 83%
rispettivamente in Abruzzo e in Puglia. Si allarga ancora, dunque,
quella che il presidente dell’istituto previdenziale Tito Boeri ha definito “la nuova frontiera del precariato”. Non si tratta più solo, come quando questo strumento è nato, degli stagionali impiegati in agricoltura, ma anche di persone che fanno pulizie, baby sitting e lavori di giardinaggio, camerieri, addetti al turismo, commessi. Che per legge non possono percepire dai loro committenti, attraverso i voucher, più di 7mila euro all’anno.
Allargando lo sguardo al resto del mercato del lavoro
l’Osservatorio dà poi conto del fatto che nei primi 11 mesi del 2015 si
sono registrate 2,1 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni
di rapporti a termine e apprendisti) a fronte di 1,525 milioni di
cessazioni. Di conseguenza i posti stabili sono aumentati di 584mila
unità contro le 510.292 dello stesso periodo del 2014. Bisogna tener
conto che le rilevazioni dell’Inps riguardano solo i dati sui dipendenti
privati e tengono traccia di tutti i rapporti di lavoro attivati nel
periodo, anche quelli che fanno capo allo stesso lavoratore che abbia
avuto per esempio diversi contratti a termine.
Tra gennaio e novembre 2015 le assunzioni a tempo indeterminato sono
state 1.640.630, il 37% in più dello stesso periodo del 2014, mentre le
assunzioni a termine sono state 3.187.318, +1,5%, e quelle in
apprendistato 175.032, -20,2% sul 2014. Le trasformazioni a tempo
indeterminato di rapporti a termine sono state 388.454 (+25,8%) mentre
quelle di rapporti di apprendistato sono state 80.897 (+25,3%). Le
persone assunte con gli sgravi contributivi previsti dalla legge di Stabilità sono
state 1.158.726, per un costo complessivo annuo, se si considera che il
limite è di 8.060 euro a dipendente, di 9,3 miliardi. Nello stesso
periodo però sono stati chiusi 4,3 milioni di contratti, un dato in crescita del 2,1% sul 2014. E 1,5 milioni di rapporti cessati erano a tempo indeterminato.
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