Hamas ha confermato una proroga di due giorni della tregua con Israele, come annunciato dal Qatar. In una nota, il Movimento palestinese ha fatto sapere che il cessate il fuoco proseguirà alle stesse condizioni della precedente tregua in vigore fino ad oggi. Da venerdì, in base a questo accordo, sono stati rilasciati 39 ostaggi palestinesi e 117 prigionieri delle carceri israeliane.
Altri 24 ostaggi, per lo più thailandesi che lavoravano in Israele, sono stati rilasciati al di fuori dell’accordo tra Hamas ed Israele in quanto riconosciuti estranei al conflitto che oppone palestinesi e israeliani.
Anche il portavoce del governo israeliano Eylon Levy ha dichiarato di aver proposto ad Hamas una “opzione per un’estensione” della tregua nella Striscia di Gaza. “Vogliamo ricevere altri 50 ostaggi oltre questa notte per riportare tutti a casa”, ha dichiarato Levy ai giornalisti annunciando la mossa.
Un portavoce del governo israeliano ha fatto sapere che il numero totale degli ostaggi ancora detenuti a Gaza ammonta a 184, inclusi 14 stranieri e 80 israeliani con doppia nazionalità.
Ma il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu continua ad essere ambiguo sulla questione. “Ipotizzare il rilascio di altri dieci ostaggi ogni giorno è una benedizione. Ma dopo l’accordo torneremo al nostro obiettivo: eliminare Hamas”.
Akiva Eldar, giornalista di Haaretz, ha dichiarato ad Al Jazeera che la mancanza di informazioni sugli ostaggi israeliani liberati potrebbe essere dovuta in parte al desiderio delle autorità di Tel Aviv di negare ad Hamas qualsiasi pubblicità positiva.
“Stiamo assistendo a una campagna mediatica, una campagna pubblica. Le autorità israeliane stanno facendo del loro meglio per non mostrare alcuna compassione verso i palestinesi”, ha detto il collaboratore di Haaretz.
Parlando di Yocheved Lifshitz, 85 anni, liberata da Hamas prima dell’inizio della tregua, ha detto che “l’ospedale che ha curato uno dei primi ostaggi è stato criticato per aver offerto accesso ai media”.
“Alcuni hanno persino criticato la Lifshitz per aver espresso dichiarazioni pubbliche positive su Hamas per averla trattata con una condotta umana”, ha detto Eldar.
Israele vuole evitare che ciò si ripeta, ha proseguito. “I prigionieri che vengono rilasciati e raccontano storie positive sul modo in cui Hamas li ha trattati, non rendono un buon servizio alla campagna mediatica israeliana”.
Cisgiordania. Decine di palestinesi arrestati nei quattro giorni della tregua. Attacchi dei coloni
Mentre i riflettori tornano ad accendersi su Gaza, in Cisgiordania continua l’ondata di repressione da parte dei militari israeliani. Le forze di occupazione israeliane ieri hanno arrestano 56 palestinesi in Cisgiordania, portando a 260 il numero degli arrestati da quando è scattato la tregua a Gaza.
Mentre il ministro israeliano Smotrich aumenta gli stanziamenti per le colonie e la sicurezza dei coloni, gruppi di coloni israeliani hanno sradicato ieri centinaia di ulivi, mandorli e alberi di uva nella città di al-Khader, a sud di Betlemme, secondo il direttore dell’ufficio della Commissione per la resistenza al muro e agli insediamenti a Betlemme, Hassan Breijieh.
I coloni hanno demolito con i bulldozer la terra a sud della città, adiacente alla colonia illegale di Daniel, e hanno sradicato circa 1000 ulivi, mandorli e viti appartenenti a un residente locale. Breijieh ha detto che gli attacchi dei coloni sono continuati per il secondo giorno consecutivo dopo che ieri hanno sradicato 100 ulivi, mandorli e viti in un’area a sud-ovest della città.
Missili contro nave Usa nel Golfo di Aden. Condanna per i bombardamenti israeliani su aeroporto di Damasco
Due missili balistici sono stati lanciati dalle aree sotto il controllo delle milizie Houthi verso un cacciatorpediniere americano nel Golfo di Aden.
La Russia ha condannato lunedì gli attacchi all’aeroporto internazionale di Damasco da parte di Israele, descrivendoli come provocatori e pericolosi. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che gli attacchi di domenica potrebbero aggravare le tensioni nella regione, già infiammate dalla guerra di Gaza.
“Condanniamo fermamente l’ultimo attacco provocatorio di Israele contro un’importante infrastruttura civile siriana”, ha detto Zakharova in una dichiarazione. “Siamo convinti che una pratica così viziosa sia gravida di conseguenze estremamente pericolose, soprattutto nel contesto di un forte aggravamento della situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese e del conseguente aumento della tensione regionale”.
L’esercito siriano e un giornale filo-governativo hanno detto che gli attacchi aerei “israeliani” di domenica hanno messo fuori servizio l’aeroporto di Damasco e costretto i voli in arrivo a essere dirottati altrove.
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