Nell’articolo di Paolo Lepri sul Corriere della Sera di ieri su Corbyn e Israele, Lepri definisce “terroristi” i palestinesi che uccisero gli atleti israeliani a Monaco nel 1972.
Non intendo discutere in questa sede la correttezza o meno della definizione e mi limito a una domanda: come definisce Lepri i cecchini israeliani che dal 30 marzo continuano ad uccidere a sangue freddo donne, vecchi, bambini, invalidi, medici, paramedici e suoi colleghi giornalisti?
Se non li definisce terroristi potrebbe spiegarne le ragioni? E a proposito di omaggi, sa Lepri che una moltitudine di ebrei va a Hebron a rendere omaggio a Baruch Goldstein che nel 1994 uccise 29 palestinesi in preghiera e ne ferì 125?
La sua lapide è meta di pellegrinaggi e l’epitaffio definisce Goldstein “martire con le mani pulite e il cuore puro”.
Credo che l’indifferenza della comunità internazionale verso i diritti dei palestinesi ed in particolare ora verso la mattanza di Gaza sia un punto di non ritorno della umanità tutta.
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