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26/09/2018

Argentina paralizzata dallo sciopero generale. Accampata davanti al Parlamento

Contro le nuove misure antipopolari messe in campo dal governo Macrì che ha di nuovo legato mani e piedi l’Argentina ai programmi del Fmi, in tutto il paese lavoratori, disoccupati e settori popolari hanno dato vita a diverse giornate di mobilitazione.

Lo sciopero nazionale indetto dalla Confederazione generale del lavoro (CGT) ha avuto un grande impatto sul settore agroindustriale, dato che la maggior parte dei sindacati legati all’attività ha aderito allo sciopero.

Ieri alla Borsa di Rosario (BCR), nel MATBA e nel ROFEX non ci sono state praticamente operazioni, mentre il lunedì c’è stata poca attività commerciale con un valore della soia di circa $ 9.200 per tonnellata.

Per quanto riguarda il trasporto di cereali, si rileva un alto livello di adesione tra i conducenti di camion, i conducenti di navi e treni, gli operatori dei trasporti fluviali e gli impiegati della Marina mercantile.

Anche altri sindacati come CTA e l’ATE hanno rilanciato la lotta contro il governo Macrì e si accamperanno cinque giorni davanti al Congresso.

Il coordinatore del CTA Autonomo, Ricardo Peidro, ha descritto come “contundente” lo sciopero di 36 ore ed ha anticipato che dal prossimo lunedì si accamperanno di fronte al Parlamento nazionale per manifestare contro il progetto di bilancio 2019.

Ricardo Peidro, durante una conferenza stampa ha annunciato l’indurimento del piano di lotta del settore. “Rifiuteremo il budget che significa approfondire le politiche di aggiustamento”.

La prossima settimana il Parlamento discuterà la bozza del potere esecutivo e il CTAA chiederà ai legislatori di respingere i tagli della spesa pubblica e il “deficit zero” previsto nel testo ufficiale approntato dal governo.

L’accampata inizierà lunedì prossimo su Plaza Congreso e durerà cinque giorni. “Di fronte a un governo che intende ratificare e approfondire l’accordo con il Fondo Monetario Internazionale, i margini del dialogo sono chiusi”, ha avvertito Peidro nel momento in cui ha descritto come “energico” lo sciopero nazionale.


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