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19/09/2018

Un condono fiscale da un milione? Uno scandalo e un furto

Secondo i giornali, in questo caso non smentiti, la Lega proporrebbe un condono fiscale per evasione fino ad un milione di euro. Fate un attimo i vostri conti, chi conoscete in grado di sottrarre al fisco fino a questa cifra? Per cumulare un debito di un milione bisogna aver incassato, complessivamente e in nero, da due a due milioni e mezzo di euro... Ripeto chi conoscete con queste entrate e questa capacità di sottrarle al fisco?

Io ho avuto i miei piccoli guai, come milioni di italiani. Per un disguido su calcoli di assegni familiari e liquidazione ho dovuto pagare al fisco un migliaio di euro che ho rateizzato. Per me e per altri milioni di contribuenti è stato un costo, anche d’impegno familiare, perché chi ci è passato sa quanto tempo si debba trascorrere alla agenzia delle entrate per comporre quello che per loro è un piccolo contenzioso. Piccolo per lo Stato, ma costoso per chi lo subisce e ha un reddito medio basso. Però in tanti abbiamo fatto il nostro dovere; ed ora vorrei sentir salire un urlo di indignazione di fronte a chi non ha pagato nulla e ora viene condonato fino ad un milione, cifra che io neppure in tre vite sarei capace di evadere al fisco.

Con le solite supercazzole con le quali i governanti adornano le loro porcherie, i leghisti non parlano di “condono”, ma di pace fiscale. Fanno loro eco i cinquestelle che fermamente annunciano: pace fiscale sì, condono no.

Vedremo alla fine, ma una cosa deve essere chiara. Se una persona è davvero povera e non può pagare il fisco, la si aiuti pure. Non certo condonando un milione, ma ad esempio impedendo lo sfratto dalla casa dove quella persona vive, magari fermando proprio Salvini, che invece vuol garantire la proprietà con la polizia.

Ci sono tanti modi per aiutare chi è in difficoltà economiche e non riesce a fare fronte a tutti gli impegni fiscali, ma non il condono. Che non aiuta i poveri, ma i furbi ed i ladri che possono così spernacchiare chi ha pagato fino all’ultimo centesimo.

Se poi al condono si aggiungerà una nuova sanatoria, dopo quella del PD, per chi ha portato capitali all’estero – nota attività di metalmeccanici e pensionati – allora avremo una flat tax di fatto, senza che neppure sia stata fatta la controriforma del sistema fiscale.

E questa è probabilmente la ragione di fondo per cui la Lega vuol fare questi regali ad evasori e ricchi. Salvini ha garantito alla platea popolare di Cernobbio il pieno rispetto dei vincoli di bilancio europei. Per questo non potrà partire subito la flat tax, che come tutti sanno abbuona forse cento euro di tasse al mese ad un operaio, ma decine di milioni all’anno a Berlusconi e a quelli come lui.

L’operaio poi dovrà versare tutta la piccola riduzione di tasse nel conseguente aumento dei costi di tutti i servizi pubblici, mentre Berlusconi e quelli come lui si godranno il regalo. Per questo la flat tax – c’è sempre una fregatura in Italia quando si usa l’inglese – è stata definita come Robin Hood alla rovescia.

Ma Salvini è uno che guarda alla sostanza, se quindi per ora non può agire con una legge organica, il Robin Hood dei ricchi lo farà con il condono fiscale. È un modo, vergognoso, per mantenere le promesse.

PS: i condonisti nel passato avevano dichiarato che, passata la festa, poi ci sarebbero state misure durissime contro i grandi evasori. Ovviamente di questo non c’è traccia.

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