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23/09/2018

Olimpiadi. Il gioco delle tre corti

Assistiamo al degradante balletto olimpico con crescente curiosità. Sottolineiamo che ci troviamo in presenza di un’enorme bolla mediatica, dato che i fatti sono completamente assenti.

Al momento esiste questa sgangherata idea che le Olimpiadi del 2026 possano essere organizzate prive di coperture statali: un bluff. A meno che i futuri soggetti coinvolti non decidano di tagliare i fondi sanitari, aumentare le aliquote fiscali o contrarre nuovi debiti.

Ma, siamo certi di questo, le coperture del governo arriveranno: non subito, ma arriveranno.

Arriveranno perché saranno stornate dalle priorità sociali del paese, sempre più povero, sempre più a pezzi.

Ora che l’infelice e sciagurata avventura olimpica spetta a Milano e Cortina (sempre che non vi siano improvvidi ritorni d’interesse della giunta torinese) occorre che l’opposizione ai Grandi Eventi si sviluppi su scala nazionale: in questo senso l’assemblea torinese del 9 settembre scorso ha dato buoni frutti, grazie alla partecipazione di alcuni militanti dell’associazione milanese Off Topic, da tempo attiva nel vigilare a protezione della propria città contro ogni politica predatrice.

Per quanto concerne Torino, la città dove operiamo, siamo ovviamente soddisfatti dell’esito: il nostro lavoro parallelo a quello dei consiglieri “contrari” del M5s – che non abbiamo mai sostenuto pubblicamente e che non ci rappresentano – hanno messo in chiaro che non esistono le condizioni sociali, economiche e culturali per organizzare le Olimpiadi del 2026.

Noi, al momento, abbiamo contribuito a salvare la città dal saccheggio che colpirà coloro che oggi gioiscono per aver già in tasca la candidatura per il 2026.

Storia finita a Torino, quindi? Dipende dal valore che si darà alla parola democrazia. Al momento una delibera votata dalla maggioranza dal M5s impedisce la candidatura dato che sono presenti, e votati, quattro punti in totale antitesi rispetto l’attuale ipotesi Milano-Cortina.

Per queste ragioni l’impegno del Coordinamento No Olimpiadi proseguirà, nella piena convinzione che proteggere il nostro ambiente possiede più che mai una valenza etica e morale. Finché i terreni che ospitano gli ex-impianti, che ora versano in stato di totale abbandono e incuria, non verranno restituiti alla loro iniziale condizione, ci saranno sempre speculatori pronti a proporre un loro nuovo utilizzo in chiave Olimpica. E dunque, chiediamo a gran voce, in nome dell’autentico benessere delle popolazioni interessate, che vengano trovate le risorse per il rimboschimento di questi siti, una volta ripuliti dalle carcasse di plastica e metallo che servirono ai quindici giorni dello sperpero a cinque cerchi del 2006. È giunto il momento di tornare a vivere in armonia, sicuri da alluvioni e valanghe che sono causate da un inclinazione faustiana al dominio cieco e ottuso del nostro habitat.

Siamo stanchi di una politica che non sa prevedere le catastrofi causate dall’incuria e dall’avidità, e che sa soltanto piangere le morti quando ormai è troppo tardi. Di anno in anno, il numero di città candidate alle Olimpiadi Invernali scende fino ridursi a poche unità, spia evidente, che nel mondo, ben pochi vogliono convogliare le risorse pubbliche per una kermesse che non porta alcun vero benessere, soltanto in Italia si ripetono all’infinito vuoti slogan a favore delle Olimpiadi, nel tentativo di colmare un distacco imbarazzante dalla realtà dei fatti.

Sabato 6 ottobre, nel centro di Torino, in Piazza Santa Giulia, il Coordinamento No Olimpiadi invita la cittadinanza ad un concerto gratuito, scopo della serata sarà quello di sensibilizzare ulteriormente sulla nostra lotta, negli stessi giorni in cui il Cio, a Buenos Aires, deciderà quali saranno le candidature da promuovere, in vista della decisione finale del settembre 2019.

A Milano giovedì 4 Ottobre ore 19:30 (presso Piano Terra, via Federico Confalonieri 3 – Milano) si terrà la prima assemblea metropolitana per informare, approfondire e costruire un fronte contrario nella città.

Inoltre, una nutrita delegazione del Coordinamento No Olimpiadi parteciperà attivamente alle assemblee dei movimenti di base contro le Grandi Opere e i Grandi Eventi, a Venezia il 29 settembre e a Firenze il 6 e 7 ottobre.

Infine, per ribadire con forza e lucidità le proprie posizioni e informare correttamente la popolazione torinese sugli sviluppi futuri, il CoNO convoca una conferenza stampa mercoledì 26 settembre, alle ore 11 di mattina, nelle sale del Municipio di Torino.

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