Il report quotidiano dei servizi di intelligence britannici rileva che l’esercito russo rimane concentrato principalmente sull’assalto a Severodonetsk e ha fatto “piccoli progressi a Kharkiv “ per la prima volta in diverse settimane. “Il principale sforzo operativo della Russia rimane l’assalto alla sacca di Severdonetsk nel Donbass” mentre “il suo gruppo occidentale di forze ha probabilmente fatto piccoli progressi nel settore di Kharkiv per la prima volta in diverse settimane”.
Le conferme arrivano anche dallo Stato Maggiore ucraino, secondo cui i russi hanno inviato ulteriori battaglioni tattici nella direzione di Severodonetsk e stanno cercando di sfondare a Slavyansk, colpendo il più possibile con l’artiglieria. Inoltre le forze armate russe stanno avanzando, anche se lentamente, nella regione di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina che si trova nel nord del Donbass. A constatarlo è il capo dello staff del presidente Volodymyr Zelensky, Oleksiy Arestovych, durante un intervento televisivo.
A Severodonetsk, secondo fonti della Repubblica Popolare di Donetsk le unità ucraine stanno arretrando. “Le truppe nemiche stanno abbandonando le loro posizioni e si stanno ritirandone a Lysychansk sotto la pressione di unità della milizia e delle forze speciali cecene. Uomini della milizia della Repubblica Popolare del Lugansk e del reggimento per le operazioni speciali Akhmat stanno gradualmente spingendo il nemico fuori dalla zona industriale di Severodonetsk”, si legge nel comunicato, “le truppe devono operare con cura perchè nella fabbrica sono stoccati contenitori con sostanze chimiche e eventuali danni sarebbero fatali”.
Le truppe ucraine stanno bombardando Donetsk, dove si sentono esplosioni dal centro della città. Lo riferisce Ria Novosti, dopo che oggi le milizie repubblicane avevano denunciato un altro attacco, sferrato delle forze di Kiev, contro il mercato Maysky nel distretto Budyonnovsky sempre a Donetsk. Nell’attacco al mercato, secondo fonti della Repubblica di Donetsk, sono morte tre persone, tra cui un bambino e altre 18 sono rimaste ferite.
Il leader della Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha chiesto ieri sera lo schieramento di “ulteriori forze alleate” da parte della Russia. “Il nemico ha letteralmente valicato tutti i confini usando metodi di guerra proibiti, i quartieri residenziali di Donetsk vengono bombardati e anche altre città e paesi della repubblica popolare di Donetsk sono sotto tiro".
L’Ucraina vuole armi pesanti. Individuato convoglio militare di armi dall’Italia
Le autorità ucraine insistono nel sostenere che per porre fine alla guerra in Ucraina serve parità di armi pesanti in campo. Lo ha dichiarato su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rilanciando l’appello di Kiev all’Occidente per ulteriori forniture di armi. L’Ucraina, ha scritto, ha bisogno di “una forte parità di armi pesanti” con la Russia per porre fine alla guerra. Podolyak ha aggiunto che una decisione su quante armi saranno inviate dall’Occidente è prevista mercoledì quando si svolgerà una riunione dei ministri della Difesa della Nato.
A conferma della richiesta ucraina di assistenza militare di armi pesanti, Rai News 24 ha pubblicato un video diffuso su twitter nel quale si vede un convoglio militare italiano sulle strade austriache che sta trasportando pezzi di artiglieria in dotazione alle forze armate italiane verso nord. Le targhe dei veicoli militari sono italiane. Si tratta di cannoni Howitzer FH 70 da 155mm, come richiesto dalle autorità ucraine.
La maggior parte dei combattenti stranieri in Ucraina viene da Usa e Gran Bretagna
Secondo Damien Magrou, il portavoce della Legione Internazionale in Ucraina, la maggior parte dei combattenti stranieri proviene dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, ma persone da “ogni parte del mondo, ogni continente” si sono offerte volontarie per difendere l’Ucraina. Ha aggiunto che la Legione Internazionale fa parte delle Forze Armate, quindi è finanziata dall’esercito ucraino.
Il portavoce della legione internazionale lunedì ha deriso il “senso di compiacimento” tra i sostenitori militari esteri dell’Ucraina, dicendo che il paese aveva bisogno di molto più sostegno se vuole sconfiggere l’invasione russa.
“C’è un certo senso di compiacimento che sembra essere caduto sui nostri partner occidentali sul fatto che le consegne di armi già fornite siano in qualche modo sufficienti per vincere la guerra”, ha affermato Damien Magrou. “Non lo sono! Non si avvicinano a nulla che potrebbe permetterci di sconfiggere i russi sul campo di battaglia”. Magrou ha affermato che la capacità di artiglieria a lungo raggio dell’Ucraina è gravemente carente. “Per favore, continuate a inviare artiglieria pesante, sistemi d’arma pesanti, razzi a lunga distanza, razzi antinave. Tutte queste cose sono necessarie oggi sul campo di battaglia. Erano necessari anche ieri. Più aspettiamo, più morti ci saranno. E queste morti non saranno solo delle forze armate ucraine, ma anche dei nostri legionari”, ha aggiunto.
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