I blocchi e i movimenti di piqueteros sono la forma di lotta più diffusa in Argentina. Il movimento dei piqueteros ha spiegato molte volte che non potendo scioperare – essendo spesso disoccupati – l’unico sciopero possibile era quello di bloccare le strade o i ponti.
La ministra della Sicurezza dell’Argentina, Patricia Bullrich, ha presentato ieri a Buenos Aires un decreto “per il mantenimento dell’ordine pubblico” che ha l’obiettivo di garantire la libera circolazione dei cittadini a fronte di “picchetti e blocchi” durante le manifestazioni di protesta.
La misura del nuovo governo ha già sollevato forti critiche da parte dell’opposizione, che la considera “incostituzionale” e destinata ad alimentare la tensione nel Paese, soprattutto in caso di possibili proteste contro le misure economiche all’insegna dell’austerità preannunciate dal nuovo presidente Javier Milei.
Secondo il decreto presentato, le polizie delle “quattro forze federali” dell’Argentina potranno intervenire “in caso di flagranza di reato” durante le manifestazioni pubbliche e identificare quanti bloccano le strade, applicando leggi che prevedono pene detentive per i responsabili e multe per le organizzazioni volte a coprire i costi richiesti dall’intervento delle forze di sicurezza. “La legge non si rispetta a metà: o si rispetta o non si rispetta”, ha affermato nell’occasione Bullrich, secondo cui l’intervento delle forze dell’ordine dovrà essere in ogni caso “proporzionato” alla resistenza opposta.
Diversi leader politici e organizzazioni non governative hanno già bollato il decreto come “incostituzionale” e come una “minaccia” per sindacati e movimenti sociali. In conferenza stampa, i referenti del Partito dei lavoratori Vanina Biasi e Gabriel Solano, hanno difeso il “diritto di manifestare” e sottolineato che la ministra della Sicurezza “non ha alcun potere legale” per impedirlo. Da parte sua, la deputata del Fronte della sinistra e dei lavoratori (Fit) Myriam Bregman ha ricordato come i sostenitori de La Libertad Avanza, il partito del presidente Milei, abbiano marciato “allegramente” in passato contro la quarantena durante il periodo della pandemia di Covid.
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