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14/12/2023

Gaza - Sono saliti a 89 i giornalisti uccisi. Israele è un “rogue state”. A Jenin sette palestinesi uccisi in 24 ore

Le uccisioni dei giornalisti Ahmed Abu Absa e Hanan Ayyad, a seguito dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, portano a 89 il numero dei giornalisti uccisi dall’inizio della guerra.

Più di 40 palestinesi morti, tra cui 10 bambini, sono arrivati all’ospedale Nasser di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore. Sono saliti a 18.608 i palestinesi uccisi e più di 50.594 quelli feriti nel genocidio israeliano in corso a Gaza a partire dal 7 ottobre.

I bombardamenti israeliani non sono affatto mirati. Troppi i civili uccisi

Quasi la metà delle bombe aeree sganciate dalle Forze armate israeliane (Idf) su Gaza sono “stupide”, ovvero prive di sistemi di guida che consentano loro di colpire con precisione i bersagli. E’ quanto emerge da una nuova valutazione dell’Ufficio del direttore dell’intelligence nazionale degli Stati Uniti ottenuta dall’emittente televisiva “Cnn”. Stando alle stime dell’intelligence Usa, tra il 40 e il 45 per cento delle circa 29 mila munizioni aria-terra sinora impiegate da Israele a Gaza erano bombe a caduta libera o razzi non guidati: un dato che contribuisce a spiegare la devastazione diffusa e l’elevato numero di vittime civili registrati a Gaza dall’inizio delle operazioni militari israeliane.

Biden si affida alle parole, i palestinesi chiedono fatti

Il governo israeliano sta “iniziando a perdere sostegno di fronte ai bombardamenti indiscriminati”, ha detto Biden durante un evento di raccolta fondi a Washington per la sua campagna per la rielezione.

Replicando a Biden, il segretario dell’OLP, il generale Hussein Al-Sheikh, ha detto che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden deve trasformare le sue parole in azioni e chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza. In un post su X, ha affermato che Biden deve presentare “un piano politico globale basato sulla legittimità internazionale e sul diritto internazionale, ponendo fine all’occupazione e stabilendo uno stato palestinese indipendente”.

“L’umiliazione del governo degli Stati Uniti, che è attivamente complice nel fornire le armi, i finanziamenti e i veti delle Nazioni Unite a sostegno dell’attacco del governo israeliano contro i civili palestinesi/arabi nella piccola Gaza, è sotto gli occhi di tutti i giorni. Tutto in nome del popolo americano e dei contribuenti non interpellati” ha commentato il leader ecologista statunitense Ralph Nader.

La dichiarazione di Biden precede l’attesa visita in Israele del consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, che dovrebbe arrivare oggi e incontrare Netanyahu e altri funzionari.

Israele “se ne frega” del consenso internazionale

Israele sta agendo come un “rogue state”, uno stato canaglia che se ne frega dell’Onu e del consenso del resto del mondo.

Netanyahu in visita ai soldati dell’unità che tiene prigionieri i palestinesi catturati a Gaza ha affermato che “continueremo fino alla fine, fino alla vittoria, fino all’eliminazione di Hamas”, anche di fronte alle pressioni internazionali. “Niente ci fermerà”. Anche Il ministro degli Esteri Eli Cohen afferma che la guerra contro il gruppo terroristico Hamas nella Striscia di Gaza continuerà “con o senza il sostegno internazionale”.

Le vittime tra i soldati israeliani cominciano a creare seri problemi al governo

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevy ha dichiarato: “Quello che è successo ieri a Shejaiya è stato un evento difficile”, riferendosi all’uccisione di almeno otto soldati – tra cui un comandante di battaglione – in un’imboscata organizzata a Gaza City dalle Brigate Al-Qassam. Ci sono anche 21 soldati israeliani feriti nei combattimenti in corso a Gaza nelle ultime 24 ore. Questa mattina un altro soldato israeliano è stato ucciso portando a 116 il numero ufficiale dei militari uccisi a Gaza.

Il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid ha affermato che Netanyahu “non ha imparato nulla dallo scorso 7 ottobre, e non può continuare a guidare il Paese, aggiungendo che Netanyahu “lavora per mentire, incitare e creare odio, mentre i nostri soldati vengono uccisi ogni giorno nel bel mezzo di un’aspra guerra”.

Cisgiordania. A Jenin sette palestinesi uccisi in due giorni

Un palestinese di 29 anni, Qassam Basem Zeidan è stato ucciso ieri dalle forze di occupazione israeliane nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Secondo il Ministero della Salute, è a sette il totale delle persone uccise a Jenin in due giorni, mentre un ragazzo è morto dopo che i soldati hanno ritardato il suo arrivo in ospedale per ricevere cure salvavita.

Anche un giovane e una donna sono stati feriti ieri dai proiettili dell’esercito israeliano a Jenin, secondo la Mezzaluna Rossa. Il giovane è stato colpito alla testa e una donna di 27 anni è stata colpita al petto e portata in ospedale.

L’esercito israeliano ha fatto irruzione a Jenin martedi mattina e sta ancora operando nella città settentrionale della Cisgiordania e nel suo campo profughi.

Quattro soldati israeliani sono stati feriti a causa di ordigni esplosivi e colpi d’arma da fuoco da parte di militanti palestinesi, durante l’assalto alla città di Jenin.

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