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22/04/2025

Dai funerali al Conclave, le tappe per il nuovo papa

Mentre la Chiesa e il mondo piangono la scomparsa di papa Francesco, le secolari regole ecclesiastiche – Ordo Exsequiarum Romani Pontificis – si sono subito messe in moto. Da subito il cerimoniale per i funerali del pontefice rivisti proprio da Papa Francesco lo scorso anno. Ed ecco il percorso dei prossimi giorni che condurrà fino all’elezione di un nuovo Pontefice nella Cappella Sistina

Lo stile di Papa Francesco anche nel suo funerale

Nuove regola cerimoniali volute da Papa Bergoghio per snellire alcune delle procedure e ricondurre a uno stile più sobrio anche la fase dell’ultimo saluto al Pontefice defunto.

Cosa sta accadendo ora?

Prendiamo a piene mani da Avvenire, il quotidiano dei vescovi. L’annuncio della morte è stato dato dal camerlengo cardinal Farrell, mentre nella stanza dove è deceduto il Papa dopo il saluto privato della famiglia pontificia si prepara il corpo del defunto spostandolo, dopo averlo rivestito dei paramenti, nella cappella privata dell’appartamento pontificio, dove avverrà la constatazione ufficiale del decesso. Finora questo rito avveniva direttamente nella camera da letto del defunto.

Niente baldacchino

Il corpo del Papa non sarà lasciato esposto sul baldacchino come abbiamo visto fare fino alle ultime esequie celebrate di un Pontefice, seppur emerito, come Benedetto XVI il 31 dicembre 2023. Francesco nella nuova versione dell’Ordo Exsequiarum ha disposto che il corpo venga posto direttamente nel cofano in cui riposerà per sempre. Questa fase viene definita la «prima stazione» del rito funebre.

Una normale cassa di legno e zinco

Anche qui un’altra novità: sarà una cassa in legno con l’interno in zinco. Scompaiono, quindi, le tre casse nelle quali fino ad ora sono stati sepolti i Pontefici, che prevedevano una cassa di cipresso da collocare dentro a un altro involucro di piombo e infine il tutto custodito all’interno di una bara in rovere.

Dalla cappella privata a San Pietro

Scompare anche la traslazione della salma dall’appartamento pontificio al Palazzo Apostolico, dove di fatto veniva esposto al saluto di chi vive in Vaticano, di autorità e di vescovi e cardinali giunti nel frattempo a Roma. Ci sarà invece una sola traslazione: dalla cappella privata alla Basilica di San Pietro dove la cassa sarà collocata davanti all’altare centrale, costruito sopra la tomba di san Pietro e questa dovrebbe avvenire mercoledì 23, di mattina.

Niente corpo in portantina

Per i precedenti funerali papali, la traslazione in Basilica avveniva con il corpo del defunto adagiato sopra una portantina. Questa volta, secondo le nuove norme, la traslazione del corpo di papa Francesco avverrà con la salma dentro la cassa in cui è stato posto poco dopo il decesso. E sempre nella cassa resterà durante l’omaggio e la preghiera di suffragio che i fedeli potranno fare nella Basilica Vaticana. Niente catafalco, ma la bara aperta adagiata in modo da permettere la vista del Pontefice defunto. La cassa verrà chiusa la sera precedente il giorno delle esequie.

Esequie da decidere

Nei prossimi giorni saranno fissate le esequie, che nelle ultime volte precedenti si sono svolte in piazza San Pietro. Il rito funebre sarà quello di un vescovo diocesano, anche per sottolineare che le esequie del Papa sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo.

Tumulazione

Un rito più snello anche per la cancellazione delle tre bare, ma vi è un aspetto che almeno dal 1914 potrebbe cambiare. Infatti, papa Francesco in vita ha dichiarato pubblicamente di voler essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Ovviamente dobbiamo attendere di conoscere se papa Francesco nel suo testamento ha dato indicazioni precise al riguardo. Se lo avesse fatto, sarebbe il primo Papa defunto a essere sepolto fuori dal Vaticano dal 1903 quando Leone XIII venne tumulato nella Basilica di San Giovanni in Laterano (dove riposa con altri 21 predecessori). Se la tumulazione avverrà, in Santa Maria Maggiore, Francesco sarà l’ottavo Pontefice a esservi sepolto.

Dopo la tumulazione i ’novendiali’

Concluso il rito funebre e la tumulazione, per la Chiesa universale inizieranno i «Novendiali», cioè nove giorni nei quali saranno celebrate Messe in suffragio per il defunto Pontefice. Per ciascuno degli altri otto giorni sono indicati i gruppi chiamati alla preghiera di suffragio.

Collegio cardinalizio

Il Collegio cardinalizio, dal momento della morte del Papa, assume il ruolo di decisione di tempi e modalità nell’esecuzione dei riti. Nel corso delle «Congregazioni generali» i cardinali (anche ultraottantenni che però non potranno partecipare al Conclave) potranno affrontare non solo il tema del successore di Francesco, ma anche su quale strada indirizzare la Chiesa, oltre alla gestione ordinaria della Chiesa e della Santa Sede.

La data del Conclave

Sarà il Collegio cardinalizio a fissare la data dell’inizio del Conclave, che vedrà al mattino la celebrazione della Messa ‘pro eligendo Pontifice’, presieduta dal decano del Collegio cardinalizio. Nel pomeriggio vi sarà l’ingresso dei cardinali elettori nella Cappella Sistina, luogo dell’elezione del Papa. Presteranno giuramento sulla Bibbia e poi il Maestro delle cerimonie pronuncerà la frase latina «extra omnes», cioè «fuori tutti», rivolto a coloro che non sono cardinali elettori e personale addetto. Inizierà così l’attesa per conoscere il nome del nuovo Papa.

Fumo bianco e nuovo papa

Se la votazione non avrà dato esito positivo dal comignolo sopra la Cappella Sistina uscirà fumo nero. Nel caso di elezione il fumo sarà bianco. Non resterà che attendere che il cardinale protodiacono appaia alla Loggia centrale della Basilica Vaticana per l’annuncio atteso: Habemus Papam.

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