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06/05/2013

E' morto Giulio Andreotti. Forse

Un lancio dell'agenzia stampa Agi ha riferito per prima che Giulio Andreotti sarebbe morto. A 94 anni. Poi sono anche arrivate le conferme ufficiali.

E' difficile improvvisare un necrologio su un personaggio del genere senza dover ripercorrere la storia dell'Italia repubblicana. E per le coincidenze anche simboliche che costellano la nostra storia, se ne va proprio quando la Repubblica sta per cambiare definitivamente forma.

E' difficile anche fare un paragone con la classe politica attuale, composta per lo più di mezze figure non all'altezza della sua leggendaria gobba. Uno statista, dall'altra parte della barricata, e nemmeno il migliore del suo schieramento. Molto più considerati di lui erano infatti i due "cavalli di razza", Amintore Fanfani e Aldo Moro. Dietro di lui una schiera di terze linee, come Francesco Cossiga, Ciriaco De Mita, Antonio Segni, Mariano Rumor, ecc.
Era certamente un nemico feroce del movimento operaio e dei comunisti in genere (e non faceva certo distinzioni tra "socialismo reale" e le varie eresie degli anni '60-'70. Ma nemmeno lui fece cadere la "discriminante antifascista" fissata dalla Costituzione, anche se ci andò molto vicino in alcuni passaggi parlamentari piuottosto "arditi" per quei tempi. Oggi sembrerebbero normalità, in un parlamento che vede nella stessa maggioranza ex-fascisti ed ex-comunisti (non guardateci male; la tessera del Pci in tasca i D'Alema e i Bersani l'hanno avuta...), sotto la regia dei tecnocrati della Troika e sotto il ricatto quotidiano di un ex-piduista ora loro trainante alleato.

Era certamente il capo della corrente democristiana cui faceva riferimento la Dc siciliana, e quindi la mafia, senza se e senza ma. E quindi era anche la faccia dello Stato che manteneva nel suo cerchio magico anche la criminalità organizzata, in un rapporto sempre conflittuale, ossia "contrattato". E furono i suoi uomini in Sicilia - i Riina e i Salvo - a pagare il prezzo della incapacità, persino di Andreotti, di mantenere i patti fin lì stipulati con Cosa Nostra.

Fonte

Mi fa piacere.
L'unico rammarico è per tutto il "sapere" che finisce nella tomba insieme a lui.

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