Fiom in piazza stamattina (sabato 18 - nd Re-Carbonized) a Roma, Una manifestazione con tanta gente, ma
con l'occhio a Corso Italia. E tanti avvoltoi politici intorno.
Operai e impiegati del più grande sindacato industriale
italiano, pensionati e studenti. E naturalmente i partiti
extraparlamentari della sinistra. Ma anche i "grillini", che fanno un endorsement interessato verso il mondo del lavoro, ma senza cambiare il loro "programma".
Una
situazione politicamente complessa, mentre Susanna Camusso ha convocato
il Direttivo Nazionale della Cgil oggi pomeriggio per fagli ratificare
quanto ha già concordato con Cisl, Uil e Confindustria: gli unici
sindacati ammessi alle trattative e alle elezioni Rsu, in futuro,
saranno solo quelli che firmano gli accordi. E non potranno più nemmeno
dichiarare sciopero se quegli accordi non saranno rispettati dalle
imprese. La chiamano "esigibilità".
Assente il Pd, di cui si è visto in pratica il solo Cofferati (l'altra special guest
abituale, Stefano Fassina, è ormai viceministro dell'economia; insomma,
chiaramente sull'altro lato della barricata; ma si è fatto vedere
Orfini, il vice-Fassina). Al posto dell'ex "sinistra di governo" c'è
Nichi Vendola e qualcun altro dei suoi...
Intorno a questa
mobilitazione si intrecciano - com'è giusto - sia i nodi del lavoro, del
welfare, della disoccupazione ingigantita dalla crisi, sia le questioni
istituzionali, ormai al punto di vedere in atto una manovra di
"blindatura oligarchica". Guidata da Napolitano e Berlusconi,
accompagnata dal Pd o quel che ne resta in piedi.
Una valutazione più adeguata della giornata seguirà nel pomeriggio.
Fonte
Mi pare la FIOM s'intestardisca a cercare vie di fuga in spazi che non ci sono.
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