Contro il nuovo leader del Partito Laburista, la cui elezione è stata ufficializzata ieri alla fine del conteggio dei voti espressi nel corso delle lunghe primarie dalla base del partito, è partita una caccia alle streghe e un processo di criminalizzazione senza precedenti.
Il primo ministro britannico David Cameron e leader del Partito Conservatore ha affermato oggi che l'elezione di Jeremy Corbyn a capo del partito laburista rappresenta una "minaccia" per "la sicurezza nazionale" del Regno Unito.
"Il Labour rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza nazionale, per la nostra economia e la sicurezza delle vostre famiglie", ha incredibilmente scritto sul suo profilo twitter Cameron in un appello allarmistico ai suoi concittadini.
Corbyn è stato eletto alle primarie di ieri del partito laburista con il 59,5% delle preferenze dei 422.664 elettori, superando i suoi tre rivali Andy Burnham, Yvette Cooper e Liz Kendall.
Il successore di Miliband, 63 anni, incarna poco il politico tradizionale ed è un esponente di sinistra del partito uscito scosso e deluso dalla sconfitta alle elezioni di maggio quando i sondaggi davano una vittoria laburista e invece alla fine si sono affermati i Tories.
Corbyn, che ha una cultura socialista riformista, afferma di voler porre fine alla politica di austerità del governo, di voler imporre più tasse ai ricchi e alle imprese e di voler rinazionalizzare alcune industrie come quella ferroviaria.
Ieri il neoeletto leader laburista britannico, Jeremy Corbyn, appena dopo l'investitura, ha auspicato "soluzioni pacifiche" di fronte al problema dei rifugiati. Davanti alle decine di migliaia di persone che nel pomeriggio hanno partecipato alla manifestazione di Londra in favore di una politica di accoglienza maggiore nei confronti dei profughi, Corbyn ha detto che "noi abbiamo una responsabilità in quanto firmatari della convenzione di Ginevra di assicurare a queste persone cure e sostegno". La manifestazione di Londra è stata organizzata da diverse associazioni umanitarie e ong, fra cui Amnesty International e "Stop the war coalition", un movimento in cui lo stesso Corbyn ha avuto un ruolo di primo piano negli ultimi decenni.
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