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14/04/2016

Giordania - Il governo chiude la sede dei Fratelli Musulmani

I servizi di sicurezza giordani hanno chiuso ieri la sede dei Fratelli Musulmani in Amman ed un ufficio dell’organizzazione islamica a Jarash. La mossa è l’ultimo atto del braccio di ferro tra il governo e il più importante gruppo di opposizione in Giordania, in vista delle elezioni parlamentari del prossimo anno.

In via ufficiale il provvedimento sarebbe legato a una presunta mancanza dell’autorizzazione governativa all’attività dei Fratelli Musulmani ma Abdelkader al Khatib, l’avvocato del movimento islamista, ha commentato che “Si tratta chiaramente di una decisione politica in linea con ciò che sta accadendo nella regione”. Le chiusure di due uffici, ha aggiunto, “hanno il solo scopo di influenzare le elezioni legislative che dovrebbero tenersi all’inizio del prossimo anno”.

Lo status giuridico dei Fratelli Musulmani, organizzazione tollerata in Giordania, è molto complesso. L’anno scorso il gruppo islamista fu proclamato di fatto illegale dalle autorità a causa della presunta “imperfezione della sua registrazione”. 50 membri della Fratellanza quindi istituirono in tutta fretta una “società di beneficenza” – la “Fratelli Musulmani Society” (Mbs) – successivamente regolarizzata dalle autorità e dichiarata come gruppo “ufficiale”. La Mbs da allora ha aumentato di alcune centinaia i suoi iscritti. Tuttavia il gruppo originale include ancora la maggior parte dei militanti dell’organizzazione e la scure delle autorità non è tardata ad arrivare. Il mese scorso, il governatore di Aqaba aveva ordinato la chiusura dell’ufficio locale della Fratellanza nel porto della città. Quindi le autorità hanno vietato al gruppo originario di partecipare alle elezioni interne.

Nel frattempo la stessa Mbs sembra prendere le distanze dall’organizzazione-madre, probabilmente su pressione dei servizi di sicurezza e, spiegano gli analisti locali, questa “lotta politica interna” alla Fratellanza fa gli interessi del governo intenzionato ad indebolire il movimento islamista e di spingerlo non a boicottare le prossime consultazioni elettorali bensì a prendervi parte ma senza nuocere.

Le autorità hanno bisogno della partecipazione al voto della Fratellanza per ragioni di immagine, all’interno e all’esterno della Giordania. Allo stesso tempo, attraverso continue modifiche della legge elettorale, fanno in modo d'impedire che gli islamisti prendano la maggioranza dei seggi in Parlamento.

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