I
servizi di sicurezza giordani hanno chiuso ieri la sede dei Fratelli
Musulmani in Amman ed un ufficio dell’organizzazione islamica a Jarash.
La mossa è l’ultimo atto del braccio di ferro tra il governo e il più
importante gruppo di opposizione in Giordania, in vista delle elezioni
parlamentari del prossimo anno.
In via ufficiale il provvedimento sarebbe legato a una presunta
mancanza dell’autorizzazione governativa all’attività dei Fratelli
Musulmani ma Abdelkader al Khatib, l’avvocato del movimento
islamista, ha commentato che “Si tratta chiaramente di una decisione
politica in linea con ciò che sta accadendo nella regione”. Le chiusure di
due uffici, ha aggiunto, “hanno il solo scopo di influenzare le elezioni
legislative che dovrebbero tenersi all’inizio del prossimo anno”.
Lo status giuridico dei Fratelli Musulmani, organizzazione tollerata in Giordania, è molto complesso. L’anno
scorso il gruppo islamista fu proclamato di fatto illegale dalle
autorità a causa della presunta “imperfezione della sua registrazione”. 50 membri della Fratellanza quindi
istituirono in tutta fretta una “società di beneficenza” – la “Fratelli
Musulmani Society” (Mbs) – successivamente regolarizzata dalle autorità
e dichiarata come gruppo “ufficiale”. La Mbs da allora ha
aumentato di alcune centinaia i suoi iscritti. Tuttavia il gruppo
originale include ancora la maggior parte dei militanti
dell’organizzazione e la scure delle autorità non è tardata ad arrivare. Il mese scorso, il governatore di Aqaba aveva ordinato la
chiusura dell’ufficio locale della Fratellanza nel porto della città.
Quindi le autorità hanno vietato al gruppo originario di partecipare alle elezioni
interne.
Nel frattempo la stessa Mbs sembra prendere le distanze
dall’organizzazione-madre, probabilmente su pressione dei servizi di
sicurezza e, spiegano gli analisti locali, questa “lotta politica
interna” alla Fratellanza fa gli interessi del governo intenzionato ad
indebolire il movimento islamista e di spingerlo non a boicottare le
prossime consultazioni elettorali bensì a prendervi parte ma senza nuocere.
Le autorità hanno bisogno della partecipazione al voto della
Fratellanza per ragioni di immagine, all’interno e all’esterno della
Giordania. Allo stesso tempo, attraverso continue modifiche della legge
elettorale, fanno in modo d'impedire che gli islamisti prendano la
maggioranza dei seggi in Parlamento.
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