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13/11/2020

A Genova e Taranto battuta l’arroganza di ArcelorMittal

I trecento operai dell’ex Ilva andati in corteo a brutto muso sotto la Prefettura un risultato lo hanno ottenuto: il ritiro del licenziamento dell’operaio e delegato della Fiom, Luigi Guadagno e il ritiro delle lettere di sospensione dal lavoro a 250 operai a causa dei blocchi ai varchi dello stabilimento genovese. Restano invece le sospensioni per altri due operai.

“Gigi”, come lo chiamano i suoi compagni di lavoro, era stato licenziato in tronco per un commento vocale su un gruppo chiuso di whatsapp in un cui pronunciava un epiteto poco lusinghiero nei confronti del direttore dello stabilimento Massimo Pagliaro.

Ma un altro importante risultato è stato ottenuto anche all’ex Ilva di Taranto. Qui il provvedimento disciplinare nei confronti del delegato Fiom Giuseppe D’Ambrosio, è stato revocato e trasformato in 3 giorni di sospensione con diffida a reiterare il comportamento contestato. In questo caso i fatti contestati dall’azienda risalgono al 21 ottobre quando nel reparto DBS/2 (Deposito Bramme) un carroponte ha posizionato una bramma media in un box in cui erano invece depositate bramme corte. Nessun ferito, fortunatamente, e solo lievi danni su una lamiera del capannone.

Ma le sanzioni comminate da Arcelor Mittal sono state ancora una volta pesantissime. Licenziamento per l’operaio a cui è stata imputata la manovra sbagliata e una connotazione disciplinare al delegato Fiom che secondo l’azienda stava facendo attività sindacale nel reparto e avrebbe disturbato il lavoratore inducendolo all’errore che ha provocato l’incidente.

A Genova oltre al licenziamento di Luigi Guadagno erano anche arrivate lettere di sospensione ai 250 lavoratori individuati dalla azienda per le proteste. Centinaia di operai ex Ilva che si erano visti rifiutare i badge all’ingresso della fabbrica.

Dopo la manifestazione in Prefettura le lettere sono state revocate. Durante il corteo c’è stato qualche momento di tensione con alcuni lavoratori che hanno provato a forzare il blocco della polizia davanti alla Prefettura. “Toglietevi il casco” hanno chiesto i manifestanti agli agenti di polizia e questi ultimi, come gesto distensivo, lo hanno fatto tra gli applausi degli operai.

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