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17/05/2022

Le “sorprese” dai tunnel dell’Azovstal. Catturato generale Usa

I miliziani ucraini rinchiusi nei tunnel dell’acciaieria Azovastal di Mariupol hanno iniziato ad arrendersi. Dopo aver compreso che il governo ucraino non aveva alcuna intenzione – e neanche realistiche possibilità – di rompere l’assedio, hanno scelto la strada della resa.

Ma, come ampiamente prevedibile e previsto, i tunnel dell’Azovastal riservano sorprese. Tra i prigionieri risulterebbe infatti un generale statunitense “in pensione”.

Si tratta del Generale americano Eric Olson, un ex ufficiale del Comando delle Operazioni Speciali degli Stati Uniti e ammiraglio a quattro stelle Navy SEAL (Naval Special Warfare Command).

Attualmente è Presidente del Gruppo ETO che si occupa di pianificazione strategico-militare, consulente in materia di sicurezza nazionale; professore a contratto presso la School of International and Public Affairs della Columbia University; Direttore di Iridium Communications e direttore della Special Operations Warrior Foundation (Fondazione Operazioni Speciali Guerra Non Convenzionale)

Insieme al generale Usa ci sarebbero anche un tenente colonnello britannico – John Bailey – e quattro istruttori militari NATO.

Una cinquantina dei miliziani feriti arresisi alla Azovstal sono stati portati all’ospedale di Novoazovsk per essere curati. Quelli non feriti sono stati trasferiti con dei bus in direzione di Yelenovka. Entrambe le località sono sotto il controllo delle forze della Repubblica Indipendente del Donetsk.

Il livello di complicità tra personale militare dei paesi Nato, miliziani nazisti e forze armate ucraine adesso è un “re nudo” evidente a tutto il mondo. Sarà bene che tutti ne traggano le dovute conclusioni …. e le dovute conseguenze.

P.S. Come per tutte le notizie di guerra, dove la propaganda domina assoluta da entrambe le parti, è scattata immediatamente la contestazione della veridicità. Noi stessi l’abbiamo data “con il condizionale”, perché mancavano sia le conferme che le smentite.

I confutatori professionali hanno segnalato che la foto è sicuramente precedente alla data di oggi (aprile 2022). E puntano molto sull’età non verdissima (70 anni) del generale Olson come prova negativa.

Di fatto, però, non abbiamo ancora avuto smentite da parte di organi ufficiali, sia russi che statunitensi. Come sempre, secondo il nostro costume, ammetteremo l’errore se di errore si tratta.

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