Ultim’ora. La Russia ha espulso 24 diplomatici italiani come ritorsione per l’espulsione dei diplomatici russi dall’Italia avvenuta alcune settimane fa.
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Il regime di Kiev si arrampica decisamente sugli specchi per spiegare la resa dei miliziani ucraini all’acciaieria Azovstal di Mariupol. Zelenski evita la parola “resa” e parla di una evacuazione come “operazione umanitaria”. I media occidentali e della Nato gli vanno dietro sullo stesso ritmo omettendo una realtà ormai ben visibile. La Russia intanto afferma che i soldati ucraini catturati all’acciaieria saranno trattati in linea con le leggi internazionali. Kiev prospetta uno scambio di prigionieri ma il presidente della Duma russa si oppone: "Vanno processati”.
Il procuratore generale russo ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere il reggimento ucraino Azov come “organizzazione terroristica”. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Interfax citando il sito web del ministero della giustizia russo. La Corte Suprema russa dovrebbe esaminare il caso il 26 maggio.
“Complessivamente, 256 militanti ucraini si sono arresi dal territorio dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Tra i militanti catturati ci sono 51 feriti”, ha dichiarato il quartier generale della Repubblica di Donetsk sul suo canale Telegram. Ma un lancio dell’agenzia russa Ria Novosti successivo rende noto che il numero dei miliziani e dei soldati ucraini presi prigionieri all’Azovstal è salito a 694 nelle ultime ore. Ancora nessuna conferma sulla notizia della cattura di un generale statunitense in pensione che era circolata ieri l’altro.
Dalla caduta dell’Azovstal anche i rapporti quotidiani dell’intelligence britannica abbondantemente ripresi dai mass media italiani ed occidentali sono diventati striminziti e ripetitivi.
Stamani intanto due attacchi missilistici russi hanno colpito la città di Dnipro, nell’Ucraina orientale, distruggendo parte di una infrastruttura dei trasporti riferisce l’agenzia Ukrinform. “Una notte allarmante e una mattinata inquieta. Secondo il comando sud delle forze armate ucraine armi di precisione provenienti dal Mar Nero si sono abbattuti sulla regione di Odessa".
Secondo il rapporto dello Stato maggiore di Kiev, le truppe russe stanno effettuando bombardamenti lungo l’intera linea di contatto e nelle profondità della difesa delle forze ucraine nell’area operativa di Donetsk.
I morti civili registrati nella guerra in Ucraina sono 3.752, i feriti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso sono almeno 4.062. A riferirlo è oggi l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
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Il Washington Post in un articolo pubblicato oggi rivela come l’Ucraina sia diventata ormai il più grande beneficiario al mondo di aiuti militari da parte degli Stati Uniti. Il Paese ha superato Israele ed Egitto riporta sempre il Washington Post.
Secondo la pubblicazione, gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev circa 2,7 miliardi di dollari in aiuti militari dal 2014 al 2021. L’articolo afferma che dall’inizio della invasione russa il 24 febbraio, l’ammontare di questi aiuti ha raggiunto i 3,8 miliardi di dollari.
“Il nuovo pacchetto di aiuti da 40,1 miliardi di dollari in esame negli Stati Uniti contiene circa 20 miliardi di dollari per il settore della difesa”, si sottolinea.
Il Washington Post ha anche aggiunto che Israele è stato riconosciuto come il maggior beneficiario mondiale di aiuti militari dagli Stati Uniti nel 2020. Gli USA hanno inviato a Tel Aviv più di 3 miliardi di dollari. Al secondo posto in termini di finanziamenti per la difesa c’è l’Egitto, che ha ricevuto 1,3 miliardi di dollari, e al terzo la Giordania, che ha ricevuto 0,51 miliardi di dollari.
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