Cento giorni di guerra. In realtà la sola cosa su cui convergono i combattenti ucraini e quelli russi e del Donbass è che la guerra è cominciata nel 2014.
Quindi ai 100 giorni dall’estensione della guerra decisa dal governo della Russia, bisognerebbe aggiungere gli oltre 2900 trascorsi dal 2014.
Sono 3000 giorni di guerra in Ucraina, ma per il governo degli USA e per la NATO saremmo solo all’inizio. Ne vogliono altri 3000, tanto muoiono solo ucraini e russi e i costi economici e sociali li paga prima di tutto l’Europa.
Il governo ucraino dice che va bene così perché grazie alle nuove armi vincerà. Il governo russo dichiara che tutto va secondo i piani.
A sua volta il governo italiano, che ha trascinato l’Italia in guerra contro la Russia, ora partecipa orgogliosamente al conflitto: anche le nostre armi uccidono soldati russi e civili ucraini.
Non c’è niente di più vile ed infame della rassegnazione alla guerra: durerà per anni, ma che ci possiamo fare?
Non si può fare niente? Si possono fare vere proposte di pace, si possono costruire compromessi, si possono salvare le vite!
Chi ha deciso che dobbiamo distruggere il nemico e anche noi stessi per vincere? Chi ha deciso che c’è un nemico ? Chi ha deciso che dobbiamo fare la guerra ?
È il momento di dire basta a questa deriva folle che ci porta alla terza guerra mondiale. Vogliamo trattative vere, quelle che finora non son state nemmeno tentate.
Fermiamo l’invio delle armi, fermiamo l’escalation. Fermiamo ora la guerra che nessuno può vincere, ma che continua solo per gli sporchi giochi del potere e degli affari sulla pelle dei popoli.
3000 giorni di guerra non vi bastano ancora, maledetti guerrafondai?
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