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29/12/2012

Celle solari flessibili efficienti ed economiche

Piccoli pannelli solari flessibili e adesivi potrebbero essere la risposta ai fabbisogni energetici in costante crescita di ognuno di noi. L'idea è descritta nell'ultimo numero di Nature Scientific Reports, e attribuita a Xiaolin Zheng dell'Università di Stanford e alla sua squadra.
I ricercatori hanno infatti mostrato che è possibile trasferire i materiali attivi di una cella solare da un substrato rigido a un'altra superficie, come un foglio di plastica o di carta, il tettuccio di un'auto o un telefono. Il funzionamento sarebbe lo stesso, ma avremmo pannelli più leggeri e facili da installare praticamente ovunque.

I più attenti ricorderanno che l'idea del prof. Zheng non è la prima nel suo genere; l'elemento nuovo sta nel fatto che, secondo lo stesso ricercatore, questo nuovo approccio risolve i problemi delle celle flessibil esistenti - sviluppate anche commercialmente. I pannelli flessibili attuali, per esempio, tollerano male le alte temperature o alcune sostanze chimiche e per questo hanno prestazioni minori alle celle solari standard. Il substrato flessibile, inoltre, è generalmente fatto di un materiale molto costoso.

Il prof. Zheng ha invece trovato il modo di "spelare" via la cella solare, inizialmente vincolata al substrato in diossido di silicio usato per la sua produzione. Usando nickel e acqua i ricercatori sono riusciti a staccarla come una pellicola, che si può poi depositare altrove senza compromettere l'efficienza. I ricercatori hanno inoltre fatto sapere - ma non ancora dimostrato - che lo stesso procedimento si può applicare alle celle solari prodotte con gallio e rame, la cui efficienza è quasi doppia rispetto a quelle create usando diossido di silicio.

Le implicazioni di tale tecnica sono numerose: si potrebbe pensare ad abiti economici capaci di ricaricare i dispositivi che teniamo in tasca, automobili elettriche più efficienti e leggere, e tanto altro. L'idea di una produzione energetica diffusa è una tuttavia una promessa, che parla della riduzione della dipendenza da fonti non rinnovabili e dell'impatto ambientale di ognuno di noi.

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