La Russia invita i ribelli e Brahimi a colloquio. I giornali turchi e israeliani parlano di una richiesta di asilo politico avanzata da Assad al Venezuela.
Il ministero degli esteri russo ha invitato il capo della Coalizione dei ribelli siriani, Ahmad Muaz al Khatib, a partecipare a negoziati per risolvere il conflitto siriano. Lo ha annunciato questa mattina all'agenzia russa Ria-Novostoi il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, precisando che l'incontro potrebbe tenersi direttamente a Mosca o fuori dalla Russia, per esempio a Ginevra o al Cairo. Mosca avrebbe invitato a colloquio anche il negoziatore speciale dell'Onu sulla Siria, Brahimi. La Russia invece ha smentito le indiscrezioni, circolate nei giorni scorsi sulla stampa internazionale, sull'esistenza di un accordo tra Russia e Stati Uniti che avrebbe consentito ad Assad di restare al potere fino al termine del suo mandato nel 2014, ma senza la possibilità di ricandidarsi. Secondo il giornale turco Aksam, il presidente siriano Assad e i suoi familiari avrebbero chiesto asilo politico al Venezuela. Il quotidiano turco ha rivelato che funzionari di Ankara hanno recentemente visitato il ministero degli Esteri venezuelano, confermando l'esistenza di una lettera da Damasco per chiedere asilo politico per i familiari del dittatore. Nelle settimane precedenti era stato il giornale israeliano Haaretz a sostenere che Assad si stava muovendo per cercare rifugio in Venezuela, dopo un viaggio in diversi Paesi sudamericani del viceministro degli Esteri al Mokdad, che avrebbe portato a Chavez una lettera del suo presidente.
L'Iran intanto ha cominciato oggi sei giorni di esercitazioni navali nello stretto di Hormuz, volte a dimostrare le sue capacità militari nella strategica rotta di passaggio di gas e petrolio. Lo riferisce l'agenzia ufficiale iraniana Irna.
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