Dalla casalinga del Trentino Alto Adige al medico No-Triv della Sicilia, che di cognome fa Grillo ma è solo una coincidenza. Eccola la carica degli aspiranti deputati del Movimento 5 stelle.
Un esercito di operai, studenti, ingegneri, avvocati e precari che si
sono aggiudicati a suon di clic e visualizzazioni dei loro profili su
Youtube un posto per la corsa più ambita, quella per entrare nella
stanza dei bottoni di Roma. È il risultato dei 4 giorni di Parlamentarie,
le primarie online riservate ai soli iscritti, iniziate lunedì mattina e
terminate giovedì sera alle 20. Oltre 95mila i voti arrivati sul
portale messo a punto dalla squadra di Casaleggio, per 1400 candidati totali. “Un successo, tutto a costo zero. Sono veramente soddisfatto” è stato il primo commento a caldo di Beppe Grillo.
E
c’è uno spaccato d’Italia nelle centinaia di facce catapultate dal
Movimento 5 Stelle negli elenchi di candidati per Camera e il Senato.
Tantissime le donne, in particolare le capilista: 17 su 31. Più della
metà. E i giovani: chi studente, chi ancora impegnato a scrivere la
tesi, chi disoccupato o precario. Alto il livello d’istruzione: la
maggioranza ha nel curriculum una o più laurea.
In Emilia Romagna,
regione fucina di voti fin dagli esordi dei 5 stelle, spiccano in cima
alla lista tre donne, tutte sotto i 45 anni. La prima (372 voti) è di
Rimini, si chiama Giulia Sarti, ha 26 anni, una laurea in giurisprudenza
in tasca e alle spalle anni di impegno nell’antimafia. La seguono la
bolognese Michela Montevecchi, 41enne insegnante di lingue, e Mara
Mucci, 30enne di Imola che, dopo essere stata licenziata per la
gravidanza, porta come bandiera la lotta per i diritti delle donne
precarie. Per incontrare un uomo bisogna scendere alla quarta posizione,
dove con 172 voti si è piazzato Matteo Dall’Osso, giovane ingegnere
bolognese, che da anni combatte contro la sclerosi multipla, raccontando
la sua storia in un blog.
Stesso copione in Piemonte,
dove gli elettori premiano le attiviste con meno di 30 anni: in testa
Fabiana Dadone, per la circoscrizione di Cuneo, e Laura Castelli, per
Torino e provincia. La prima ha 29 anni, è avvocato a Mondovì, piccolo
comune in provincia di Cuneo, e già collabora con il consigliere
comunale del Movimento, Federico Costamagna. Poco più giovane (26 anni)
la seconda, che vanta una laurea in Economia, ed è collaboratrice del
gruppo consiliare in Piemonte. Entra in lista anche il 45enne No Tav
Marco Scibona, anche lui impiegato nello staff del consigliere regionale
a 5 stelle Davide Bono.
Anche in Liguria patria
di Beppe Grillo, in cima alla lista c’è una donna: Cristina De Pietro,
avvocato di 55 anni. Dopo essere uscita sconfitta dalle ultime elezioni
comunali di Genova, correrà per un posto in Senato alle prossime
politiche. Con lei Stefano Camisasso, 47 anni, ingegnere e Fabio
Vistori, informatico di 42 anni. Entra nelle liste per la camera anche
Mantero Matteo, titolare di un negozio di arredamento a Savona, prestato
alla politica.
Quote rosa rispettate anche in Veneto,
dove trionfano la 27enne Arianna Spessotto, ex commessa disoccupata
avvicinatasi al Movimento 5 anni fa, dopo una passato di completo
digiuno dalla politica, e Francesca Businarolo, 29 anni, avvocato di
Verona. Per il Senato correrà Paola De Pin: già candidata sindaco a
Fontanelle, alcuni anni fa è stata licenziata dal suo posto di lavoro
per essere rimasta incinta e per questo oggi porta come cavallo di
battaglia la lotta per i diritti dei precari. Con lei Enrico
Cappelletti, titolare di un’azienda di certificazione green di Vicenza.
In Lombardia,
hanno la meglio Vito Claudio Crimi, siciliano trapiantato a Brescia,
già candidato alle regionali del 2010, oggi impiegato al ministero della
giustizia come assistente giudiziario Lombardia, Alberto Zolezzi,
medico 38enne di Milano, e Paola Carinelli, 32enne laureata in lingue.
Nella sua circoscrizione, Carinelli risulta la prima di tre donne: dopo
di lei ci sono Giovanna Mangili, impiegata 45enne, e Monica Casaletto
esperta di comunicazione e grafica di Monza.
Spostandosi a Roma,
s’incontra l’impiegata 37enne Federica Daga, attivista da tempo in
prima linea nelle battaglie per l’acqua pubblica. Mentre guida la
circoscrizione di Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti,
Fabio Bernini, insegnante precario 37enne, con un dottorato di ricerca
in meccanica agraria. La lista della provincia di Roma vede poi il
successo di alcuni candidati dalle numerose esperienze oltre confine.
Secondo posto per Marta Grande, solo 25 anni e una formazione in
relazioni internazionali e studi politici che l’ha portata dagli Stati
Uniti alla Cina. Tra i più votati troviamo poi Roberta Lombardi, 39 anni
e professionista nel settore del lusso Made in Italy, e il giornalista
romano Alessandro Di Battista, conosciuto per le sue inchieste, alcune
delle quali commissionate da Casaleggio.
Gli elettori pugliesi
del Movimento mettono in cima alla lista Maurizio Buccarella: libero
professionista di 48 anni, originario di Lecce, è conosciuto in regione
per essere stato il candidato sindaco della lista a 5 stelle, alle
elezioni amministrative del 2012. A differenza di altre regioni, in
Puglia sono tutti uomini i candidati nelle prime cinque posizioni.
Stessa situazione in Campania. In provincia di Napoli, si guadagna un
posto in lista Roberto Fico, attivista storico di 38 anni, già candidato
sindaco a Napoli e nelle regionali campane, seguito dallo studente di
giurisprudenza Luigi Di Maio. Mentre a Salerno capolista è Angelo
Tofalo, attivista trentenne con con una laurea in ingegneria civile in
tasca.
La Sicilia, reduce dal successo elettorale
delle regionali, premia soprattutto volti noti al Movimento regionale.
In cima ci sono Riccardo Nuti, 31 anni, analista di processi aziendali
in una società di telecomunicazioni, già candidato sindaco nelle scorse
elezioni comunali a Palermo, e Giulia Grillo, medico legale di 37 anni e
attiva dal 2006 nel meetup di Catania. In squadra anche Francesco
Campanella, 47 anni impiegato alla Regione, Chiara Di Benedetto,
stagista classe 1987, Vincenzo Maurizio Santangelo, architetto di 40
anni, che ha fatto della valorizzazione del territorio il suo cavallo di
battaglia, e l’avvocato Mario Michele Giarrusso, 48 anni, noto in
particolare per la sua militanza contro la mafia.
In Umbria
trionfa Tiziana Ciprini, impiegata di 37 anni, con una laurea in
psicologia, mentre Gianluca Vacca, docente di latino e italiano nelle
scuole secondarie è il nome che ottiene più voti in Abruzzo. La Basilicata
sceglie di candidare al primo posto Mirella Liuzzi, impiegata di 28
anni esperta di cambiamenti climatici e progettazione europea. E
incoronano una donna anche le votazioni in Molise, con Arianna Bruzzone,
le Marche, con la 38 enne Donatella Agostinelli, e il Trentino Alto Adige, dove la maggior parte dei voti se la guadagna una casalinga di 57 anni, Milena Bertagnin.
Sono
tutti uomini e over40 i tre candidati della Valle d’Aosta, tra cui
anche Rinaldo Vanzo, carrozziere prestato alla militanza grillina. In
testa in Sardegna c’è invece Emanuela Corda,
vignettista ed esperta di grafica, già avversaria di Zedda nella
elezioni per la poltrona di sindaco a Cagliari, mentre in pole position
in Calabria si piazza Dalila Nesci, studentessa universitaria di 26
anni.
Il Friuli Venezia Giulia sceglie l’esperto
di marketing Walter Rizzetto, ex candidato sindaco a Tricesimo, piccola
realtà in provincia di Udine. L’avvocato 37enne Alfonso Bonafede,
attivista di lunga data ed ex candidato sindaco a Firenze, è invece il
nome più votato in Toscana, seguito da due donne, la disoccupata 41enne Laura Bottici, e l’infermiera Alessandra Bencini.
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