Il risalto che viene dato ad un corso di aggiornamento per esorcismi rivolto agli insegnanti della scuola pubblica italiana, sta destando stupore da ogni dove.
Eppure è noto a tutti che la religione studiata a scuola è una aberrazione.
È noto a tutti che gli insegnanti di religione hanno avuto corsie preferenziali perché era il modo migliore per metastatizzare la scuola con il cancro vaticano.
Era noto a tutti che quando avevano una supplenza fino alla fine dell’anno scolastico, al contrario dei supplenti di matematica o di greco, gli insegnanti di religione avrebbero preso lo stipendio anche per il periodo di sospensione estiva.
Era noto a tutti che ora possono essere presidenti di commissione agli esami di maturità e giudicare anche chi non si è avvalso dell’insegnamento della religione cattolica.
Era noto a tutti che avvalendosi dell’insegnamento della religione cattolica gli studenti avrebbero avuto più crediti.
Ora tutti sapranno anche che gli insegnanti di religione cattolica non si limiteranno a raccontare le favole del loro dio, ma racconteranno anche la favola del suo antagonista.
La spiritualità altrui è un diritto da tutelare.
Avere rispetto però per chi crede nell’esistenza di uno spiritello maligno è impossibile perché credere nell’esistenza di satana è un deficit cognitivo.
Già credere che esista dio è difficile da tollerare nell’insegnamento della scuola pubblica, ma è impossibile tollerare che si insegni l’esistenza di satana.
Nei bassifondi della gestione della scuola pubblica del governo pentafascioleghista c’è anche questo.
Il Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza dovrebbe intervenire per tutelare i minori da queste devianze imposte nella scuola.
Dovrebbe essere reso noto il nome degli insegnanti che credono nell’esistenza di satana e dovrebbero essere sospesi dall’insegnamento e affidati ai servizi psichiatrici territoriali.
Sono da trattamento sanitario obbligatorio.
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