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16/02/2019

Vertice di Varsavia - I rappresentati arabi minizzano la causa palestinese

Benjamin Netanyahu con un video postato ieri sera – e ritirato mezz’ora dopo – ha voluto provare l’autenticità della “svolta storica” nei rapporti tra Israele e i Paesi arabi, a scapito dell’Iran e della questione palestinese.

Nel filmato diffuso dal premier israeliano (visibile sul giornale online TimesofIsrael https://www.timesofisrael.com/in-clip-leaked-by-pmo-arab-ministers-seen-defending-israel-attacking-iran/?jwsource=cl),  alti rappresentanti arabi del Golfo minimizzano la causa palestinese, difendono Israele e descrivono l’Iran come la più grande minaccia in Medio Oriente.

“Siamo cresciuti parlando della disputa tra Palestina e Israele come la questione più importante”, afferma il ministro degli esteri del Bahrein Khaled al-Khalifa durante un incontro a porte chiuse nel vertice del Medio Oriente organizzato ieri e mercoledì dagli Stati Uniti a Varsavia. “Ma poi – aggiunge – in una fase successiva, abbiamo visto una sfida più grande, abbiamo visto uno problema più tossico, in effetti il ​​più tossico nella nostra storia moderna, che proveniva dalla Repubblica Islamica, dall’Iran”.

Il Bahrain ieri ha fatto sapere di essere disposto “primo o poi” ad allacciare normali relazioni con lo Stato di Israele senza condizionare questo sviluppo ad una soluzione giusta per le aspirazioni dei palestinesi sotto occupazione militare israeliana. 

Khalifa che nel 2017 ha incontrato segretamente l’ex ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni, nel video attacca il “regime neofascista” in Iran, accusandolo di pianificare attentati nel suo paese e destabilizzare lo Yemen, la Siria e l’Iraq.

Netanyahu a inizio settimana aveva dichiarato che avrebbe usato il summit come un’opportunità per rendere pubblica la normalizzazione dei legami tra Israele e gli stati arabi del Golfo. E il video senza dubbio mostra l’essenza dei colloqui avuti dietro le quinte dal primo ministro israeliano.

Oltre ai commenti fatti dal ministro del Bahrain, ci sono anche quelli dei rappresentanti dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti durante una tavola rotonda. “Ogni nazione ha il diritto di difendersi quando viene sfidata da un’altra nazione”, ha detto il ministro degli esteri degli Emirati Abdullah bin Zayed al-Nahyan quando gli viene chiesto degli attacchi israeliani in Siria dove l’aviazione dello Stato ebraico ha colpito centinaia di obiettivi, tra cui presunte postazioni di militari iraniane presenti in quel Paese a sostegno dell’esercito governativo.

Non è un mistero l’ostilità che gli Stati arabi del Golfo mostrano nei confronti dell’Iran ma ora non pare più un tabù manifestare indifferenza verso i palestinesi. Nel video il ministro di stato dell’Arabia Saudita per gli affari esteri, Adel Jubeir, addossa la responsabilità della condizione palestinese all’Iran e al suo sostegno ai movimenti islamici Hamas e Jihad, nemici di Israele.

Il video registrato su un dispositivo mobile è stato messo a disposizione di un gruppo di giornalisti che viaggiava con Netanyahu prima di essere rapidamente rimosso da YouTube, probabilmente su richiesta dei paesi del Golfo.

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