Benjamin Netanyahu con un video postato ieri sera – e ritirato mezz’ora dopo –
ha voluto provare l’autenticità della “svolta storica” nei rapporti tra
Israele e i Paesi arabi, a scapito dell’Iran e della questione
palestinese.
Nel filmato diffuso dal premier israeliano (visibile sul giornale online TimesofIsrael https://www.timesofisrael.com/in-clip-leaked-by-pmo-arab-ministers-seen-defending-israel-attacking-iran/?jwsource=cl), alti
rappresentanti arabi del Golfo minimizzano la causa palestinese,
difendono Israele e descrivono l’Iran come la più grande minaccia in
Medio Oriente.
“Siamo cresciuti parlando della disputa tra Palestina e Israele come la questione più importante”, afferma il ministro degli
esteri del Bahrein Khaled al-Khalifa durante un incontro a porte chiuse
nel vertice del Medio Oriente organizzato ieri e mercoledì dagli Stati
Uniti a Varsavia. “Ma poi – aggiunge – in una fase
successiva, abbiamo visto una sfida più grande, abbiamo visto uno
problema più tossico, in effetti il più tossico nella nostra storia
moderna, che proveniva dalla Repubblica Islamica, dall’Iran”.
Il Bahrain ieri ha fatto sapere di essere disposto “primo o
poi” ad allacciare normali relazioni con lo Stato di Israele senza
condizionare questo sviluppo ad una soluzione giusta per le aspirazioni
dei palestinesi sotto occupazione militare israeliana.
Khalifa che nel 2017 ha incontrato segretamente l’ex ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni, nel
video attacca il “regime neofascista” in Iran, accusandolo di
pianificare attentati nel suo paese e destabilizzare lo Yemen, la Siria e
l’Iraq.
Netanyahu a inizio settimana aveva dichiarato che avrebbe usato il
summit come un’opportunità per rendere pubblica la normalizzazione dei
legami tra Israele e gli stati arabi del Golfo. E il video senza dubbio mostra l’essenza dei colloqui avuti dietro le quinte dal primo ministro israeliano.
Oltre ai commenti fatti dal ministro del Bahrain, ci sono anche quelli
dei rappresentanti dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti
durante una tavola rotonda. “Ogni nazione ha il diritto di difendersi
quando viene sfidata da un’altra nazione”, ha detto il ministro degli
esteri degli Emirati Abdullah bin Zayed al-Nahyan
quando gli viene chiesto degli attacchi israeliani in Siria dove
l’aviazione dello Stato ebraico ha colpito centinaia di obiettivi, tra
cui presunte postazioni di militari iraniane presenti in quel Paese a
sostegno dell’esercito governativo.
Non è un mistero l’ostilità che gli Stati arabi del Golfo
mostrano nei confronti dell’Iran ma ora non pare più un tabù manifestare
indifferenza verso i palestinesi. Nel video il ministro di stato dell’Arabia Saudita per gli affari esteri, Adel Jubeir,
addossa la responsabilità della condizione palestinese all’Iran e al
suo sostegno ai movimenti islamici Hamas e Jihad, nemici di Israele.
Il video registrato su un dispositivo mobile è stato messo a
disposizione di un gruppo di giornalisti che viaggiava con Netanyahu
prima di essere rapidamente rimosso da YouTube, probabilmente su
richiesta dei paesi del Golfo.
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