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09/09/2019

Brasile - “Imporremo la militarizzazione nelle scuole”

Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha lanciato il Programma Nazionale delle Scuole Civico-Militari, in base al quale, come ha tentato di spiegare in varie occasioni, il politico di ultradestra sostiene di migliorare la qualità dell’istruzione di base nel paese.

“Dobbiamo mettere nella testa di questi ragazzi l’importanza dei valori civico-militari, come li avevamo noi fino a pochi anni fa durante gli anni del governo (dittatura) militare”, ha detto durante un evento pubblico il capitano ritirato dell’esercito.

Le scuole avranno una squadra di ufficiali militari o di polizia in pensione nel ruolo di tutor che aiuteranno sia nella gestione dell'educazione che in quella amministrativa mentre gli insegnanti civili continueranno ad essere responsabili della gestione pedagogica.

Il capo dello stato ha affermato che se la popolazione non accetterà questo tipo di scuole, il modello verrà imposto obbligatoriamente.

“È assurdo che uno studente non sappia la tabellina del tre, non sappia interpretare un testo o non riesca a rispondere a una domanda semplice di scienza. Non ha senso chiedere all’irresponsabile genitore se è d’accordo o no su una scuola che abbia una certa militarizzazione. Questo va imposto. Non vogliamo che questa gioventù cresca come adesso e passi il resto della sua vita dipendendo dai programmi sociali del governo”, ha affermato.

Bolsonaro, soprannominato il “Trump brasiliano”, si è caratterizzato fin dall’inizio del suo mandato per elogiare la dittatura militare che ha governato il Brasile tra il 1964 e il 1985. È per la stessa ragione che non sorprende che abbia assunto alcune posizioni, come quella di liberalizzare l’uso delle armi considerandole necessarie per “garantire” la libertà in Brasile.

Secondo quanto riportato ieri dal ministro Abraham Weintraub, la nuova misura ha come obiettivo iniziale quello di creare 216 scuole e la sfida è arrivare al 100% di tutte le scuole brasiliane prima della fine del mandato.

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